Il servizio di Angelo Ruoppolo ( [ Ссылка ] ) Teleacras Agrigento del 15 dicembre 2014.
Maxi sequestro di beni, per oltre 20 milioni di euro, alla famiglia mafiosa del boss latitante Matteo Messina Denaro. Smantellato un circuito imprenditoriale. L’ intervista ad Alfano.
Ecco il testo :
Contro Matteo Messina Denaro è un inseguimento spericolato. La corsa alla cattura dell’ ultimo capo storico di Cosa nostra in Sicilia non si arresta mai. All’ alba di oggi, lunedì 15 dicembre 2014, Carabinieri e Guardia di Finanza hanno imperversato nel patrimonio della famiglia mafiosa del boss latitante. Sono stati sequestrati complessi aziendali, attività agricole e commerciali, terreni, fabbricati, autoveicoli e disponibilità finanziarie per un valore di oltre 20 milioni di euro. Il maxi sequestro, ordinato dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo e firmato dalle Sezioni misure di prevenzione dei Tribunali di Palermo e Trapani, si è abbattuto a carico di numerose persone, tra favoreggiatori della latitanza e custodi degli interessi economici di Messina Denaro, già arrestate nell’ ambito delle operazioni Eden del 13 dicembre 2013 e del 19 novembre 2014. Le indagini alla ricerca dei beni sono state sostenute dalla Guardia di Finanza del Gico, che è il gruppo di investigazione sulla criminalità organizzata, e dai Carabinieri del Ros, il raggruppamento operativo speciale. Gli investigatori hanno svelato la gestione occulta di società e imprese attive in diversi settori. Si tratta di un circuito imprenditoriale che garantisce un assoluto controllo economico del territorio, soprattutto nell'edilizia e nell’ indotto, e che è alimentato da ricche commesse ovviamente condizionate. Tra i destinatari dei provvedimenti di sequestro vi è Giovanni Filardo, cugino di Matteo Messina Denaro, titolare di alcune società edili. Poi, Francesco Spezia, a capo di altre imprese di costruzioni. Poi, Vincenzo Torino e Aldo Tonino Di Stefano, presunti prestanome della "Fontane d'oro", un’ azienda olivicola. Poi, Antonino Lo Sciuto, che avrebbe gestito appalti pubblici e privati nell’ area di Castelvetrano, tra la zona industriale, il Polo tecnologico e poi il parco eolico "Vento Divino" nel comune di Mazara del Vallo. E poi Nicolò Polizzi, che sarebbe stato impegnato nel condizionamento delle commesse pubbliche e private...intervista Alfano...
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