Il servizio di Angelo Ruoppolo Teleacras Agrigento del 25 settembre 2008. Induzione alla prostituzione di una ragazza minorenne. La Procura e la Squadra mobile di Agrigento arrestano a Lampedusa una coppia di nigeriani (per il video seleziona Alta qualità in basso a destra dello schermo).
Ecco il testo:
Lampedusa prima tappa del viaggio della speranza, porta dell'Europa ed anche dell'inferno, tanto da scrivere "lasciate ogni speranza voi che entrate". Forse così ha letto su di un muro del Centro d'accoglienza dell'isola una ragazza della Nigeria, una minorenne, che ignoti aguzzini hanno tentato di vendere da un continente ad un altro, a cavallo del Canale di Sicilia. E' la storia di una figlia di nessuno, scoperta dalla Procura della Repubblica e dalla Squadra mobile di Agrigento. Lei, la ragazza nigeriana, forse sarà stata rapita, strappata ai suoi genitori, alla famiglia. Altri hanno deciso per la sua vita ed il suo futuro: "tu sarai prostituta in Italia". E così lei è stata in lista d'attesa, al solito check in della Libia, pronta ad imbarcarsi. Lei ha capito, ed ogni volta che si è ribellata è stata picchiata. Una coppia, marito e moglie, lui 30 e lei 28 anni, anche loro della Nigeria, hanno accompagnato la ragazza durante la traversata. Ai due sarebbero stati pagati 30mila dollari per il trasporto della futura prostituta. E così, quando lo scorso 8 agosto sono approdati a Lampedusa, marito e moglie hanno spacciato la minorenne come loro figlia. Missione compiuta. E invece no. La ragazza, coraggiosa e determinata, appena è entrata nel Centro d' accoglienza ha denunciato subito di non essere figlia dei due nigeriani. Le indagini, i riscontri. L'esame del Dna della sventurata ha confermato. Lui e lei non sono i genitori della minorenne che, nel frattempo, ha svelato il progetto sciacallo. Oggi i poliziotti della Squadra mobile di Agrigento, agli ordini di Salvatore Montemagno, in esecuzione di un mandato di cattura spiccato dal Gip del Tribunale di Agrigento, Walter Carlisi, su richiesta del sostituto titolare dell'inchiesta, Gemma Miliani, hanno arrestato la coppia di nigeriani. I due falsi padre e madre risponderanno di favoreggiamento dell'immigrazione clandestina ed induzione alla prostituzione. La ragazza è salva.
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