IL NOTIZIARIO (giovedì 11 maggio 2017) - Sono costretti loro malgrado a fare i salti mortali gli agenti della Polizia di frontiera di Trieste che insieme ai militari devono presidiare i confini dopo la sospensione del trattato di Schengen decisa dall'Unione europea a partire da ieri, 10 maggio.
In un sopralluogo effettuato quest'oggi assieme al Segretario provinciale del Sindacato autonomo della Polizia di Stato, Lorenzo Tamaro, abbiamo infatti potuto constatare che quella che è stata denominata la vigilanza dinamica ai confini di fatto comporti la presenza a singhiozzo delle pattuglie miste con alcuni valichi ove i controlli vengono effettuati mentre altri risultano totalmente sguarniti vanificando così di fatto il proposito di una efficace prevenzione
Un altro importante aspetto denunciato dal SAP riguarda le condizioni di scarsa sicurezza in cui si trovano a operare gli agenti
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