[ Ссылка ] Il braccio di ferro coi sindacati è ormai finito e presto PSA Peugeot Citroën darà il via all'imponente piano di ristrutturazione. Almeno 8 mila i posti di lavoro tagliati: i dipendenti potranno scegliere se lasciare l'azienda, accedendo alle misure di riqualificazione e di buonauscita, o essere ricollocati.
Magra consolazione per gli operai di Aulnay, impianto di prossima chiusura. "Non sappiamo cosa fare, non sappiamo come muoverci e ci sentiamo perduti", dice uno dei lavoratori. "Per me il ricollocamento è fuori questione - aggiunge un altro - non sono io che ho chiesto di finire disoccupato, non sono io che ho chiesto di perdere il mio impiego. E' la direzione di PSA che ci ha costretto a queste condizioni."
Per l'azienda la ristrutturazione è inevitabile: negli ultimi due anni le vendite in Europa sono precipitate a causa della frenata del mercato. Nel 2012 il settore auto ha bruciato 200 milioni di euro al mese, mentre il ramo finanziario è stato costretto a chiedere un salvataggio statale. La situazione non è migliorata neppure in quest'ultimo trimestre: le entrate sono calate del 6,5% a 13 miliardi di euro.
Soltanto il traino delle vendite in Cina ha permesso a PSA di cedere meno della rivale Renault. Da qui, la nuova direzione presa dal gruppo: ridurre la dipendenza dal mercato europeo, dove i concessionari sono ormai città fantasma, e puntare su nuovi mercati come Brasile e Russia.
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