'A CARTULINA 'E NAPULE
(Buongiovanni-De Luca), Piedigrotta Ceria-Rossi 1927.
Tratto dal CD EMIGRANTE di "Consiglia Licciardi", una grande interpretazione di un brano quasi sconosciuto, arrangiamenti Peppe Licciardi
Pasquale Buongiovanni, come tanti napoletani dell'epoca, nel 1920 emigrò in America. Inizialmente si adattò a diversi lavori per sopravvivere e, tra questi, quello dell'imbianchino. Un giorno ricevette posta da Napoli: una cartolina inviata dalla madre con la veduta di Napoli. Buongiovanni guardava e riguardava la cartolina illustrata e, nello stesso tempo, ripercorreva con la fantasia i bei luoghi della città canora. La cartolina divenne quasi un'ossessione, tanto che scrisse su di essa dei malinconici versi. Dopo alcuni giorni, Buongiovanni trovò lavoro, sempre come imbianchino, da Giuseppe De Luca, altro emigrante partenopeo, nonchè abile compositore scritturato dalle editorie newyorkesi Rossi e Pennino. Senza perdersi di coraggio, Buongiovanni approfittò della situazione e consegnò a De Luca i versi che aveva scritto sulla malinconica cartolina illustrata. De Luca, dopo aver letto la poesia, ne rimase entusiasta: "Bravo, Don Pascà! Continuate a pittà a cucina, pecchè quanno avite fernuto 'e faticà, ve faccio sentì a musica!". Nacque in questo modo il più grande successo di Gilda Mignonette. La regina degli emigranti presentò 'A cartulina 'e Napule durante la Piedigrotta Ceria-Rossi del 1927 che si tenne a New York e, già al debutto, trionfò su tutte le altre canzoni. 'A cartulina 'e Napule fu incisa da Gilda Mignonette in tre diversi periodi: nel 1927 (Brunswick 58064) con l'Orchestra Romano Romani, nel 1928 (Columbia A 500021) con l'Orchestra De Luca e nel 1934 (Phonotype 6746) con l'Orchestra Tagliaferri.
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