Giovedì dell'ottava di Pasqua (Lc 24, 35-48).
«Perché siete turbati, e perché sorgono dubbi nel vostro cuore? Guardate le mie mani e i miei piedi: sono proprio io! Toccatemi e guardate; un fantasma non ha carne e ossa, come vedete che io ho»
Dopo essere apparso alle donne e ai discepoli di Emmaus, ora è la volta della comunità apostolica. Gesù in persona si presenta in mezzo a loro e li saluta con il dono della pace. Egli desidera confermare la testimonianza dei due discepoli e liberarli dal turbamento e dai dubbi che albergano nei loro cuori. Gesù mostra loro le mani che erano stati trapassati dai chiodi della crocifissione. Sono le stesse mani che hanno fatto il bene, curato i malati, consolato gli afflitti. Quelle mani che hanno accarezzato, toccato, abbracciato. Sono le mani che hanno benedetto, accolto e spezzato il pane. Sono le mani del Dio vivente, vincitore della morte. Sono proprio io dice Gesù. Toccatemi. Sono io in carne ed ossa. Toccatemi e credete perché d'ora innanzi mi adorerete in spirito e verità. Toccatemi con la vostra fede ed il vostro amore. Toccatemi con la vostra preghiera e l'offerta della vostra vita. Non siate più turbati e increduli. Apritevi alla mia grazie e riceverete in dono l'intelligenza delle scritture. Come gli apostoli, anche noi siamo invitati a fare esperienza del Dio vivente, ad entrare in comunione con Lui, ad accogliere il dono della pace e della fede. A toccarlo con il nostro amore e rimanere uniti a Lui per mezzo della preghiera. buon giorno. Sorridi e ama sempre...
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