Chiesa Parrocchiale Santa Maria degli Ammalati in San Gregorio di Catania.
La facciata si erge su di un podio gradonato mistilineo e presenta, in concomitanza della navata centrale, un andamento convesso che percorre la fabbrica per tutto l'alzato, fino al sommitale campanile che la conclude; piani ed arretrati sono invece i partiti laterali. Il primo ordine, che percorre i tre partiti, è scandito da paraste in pietra lavica. Esso presenta un più ampio varco d'ingresso al centro, inquadrato in un aggettante portale dal timpano arcuato. Le più piccole porte secondarie sono trabeate e sormontate da assiali finestre ovali. Al second'ordine, che si sviluppa nel solo partito centrale, si apre un'ampia finestra ovale Volumetria prismatica rettangolare. Spazio costruito ad andamento longitudinale.
Pianta
Schema planimetrico basilicale a tre navi divise da arcate a tutto sesto su robuste pilastri cruciformi. Lo spazio liturgico, preceduto da un ridotto vestibolo presso il portale di centro, è concluso da un rettangolare e rialzato presbiterio balaustrato e dall'abside semicircolare. Affiancata a destra del presbiterio, absidata e coperta a cupola è la cappella del Sacro Cuore di Gesù, che conclude la nave di destra, mentre a termine dell'altra navata si attestano la nicchia che accoglie il simulacro di san Gregorio Magno e la porta di accesso alla sacrestia.
Coperture
In coppi su travature lignee: a due falde sulla navata maggiore e, con più basso colmo, sul presbiterio; a più falde sull'abside e ad un solo spiovente sulle navi minori.
Scale
Una scalinata esterna in conci squadrati di pietra lavica dà accesso alla chiesa. A destra del vestibolo una scala elicoidale in pietra lavica conduce alla cella campanaria.
Pavimenti e pavimentazioni
Lastre di pietra lavica sul sagrato, di marmo bianco nel vestibolo, di marmo bianco venato di rosa sul presbiterio. Mattonelle di cemento a fondo uniforme e a disegno variamente composte lungo la corsia centrale e i riquadri contigui della nave maggiore e nei campi longitudinali delle navi minori, riquadrate da larghe fasce perimetrali in lastre nere di conglomerato lavico, obliquamente disposte; di antica ceramica calatina le smaltate mattonelle della cappella del S. Cuore.
Elementi decorativi
Diverse tele realizzate fra i scoli XVIII e XX (una del catanese Giuseppe Gramignani, datata 1791); due speculari quadri a tempera sulle pareti del presbiterio, opera del pittore locale Sebastiano Conti Consoli, autore anche delle diversificate e numerose decorazioni interne (presbiterio, pilasti, volte e parete di controfacciata); due simulacri processionali; un pulpito ligneo dipinto al quarto pilastro destro.
Impianto strutturale
Muratura in conci di pietra lavica e malta.
Porte
Realizzate a spese dei fedeli e delle amministrazioni comunale e regionale e benedette nel 1991, le tre porte bronzee sono opera dello scultore Domenico Girbino.
XVII - XVIII (costruzione dell'intero bene)
La costruzione è contestuale all'acquisita autonomia del casale nell'amministrazione dei sacramenti (vescovo Torres de Osorio, 1620). Rovinò col sisma del 1693: subito avviati, i lavori di ripristino potevano dirsi sostanzialmente conclusi col secondo decennio del secolo XVIII, seppur le rare foto riferibili ai primi anni del Novecento mostrino la facciata ancora con la muratura pienamente a vista. Nel 1912 i Padri Salesiani (insediatisi in paese nel 1894 e la cui grande casa è contigua) ebbero la responsabilità della parrocchia, si deve ad essi l'insieme degli interventi che nei decenni iniziali del secolo scorso completarono l'opera, compresi il rivestimento della facciata ad intonaco e il grande apparato interno di stucchi e dipinture lungo le superfici ancora inalbate.
La cura della parrocchia dal settembre 2015, dopo più di un secolo di presenza salesiana, è passata alla Arcidiocesi di Catania.
1926 - 1926 (erezione canonica carattere generale)
La chiesa è stata eretta in parrocchia il 21.06.1926
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