Roma, 17 ott. (askanews) - Un'altra notte di tensioni in Spagna a Barcellona e in altre città. Almeno 41 persone sono rimaste ferite negli scontri tra polizia e manifestanti provocati dalla rabbia per le pene detentive, che variano dai nove ai tredici anni, inflitte a nove leader catalani con l'accusa di sedizione per il loro ruolo nell'organizzazione del referendum per l'indipendenza del 2017.
Tra loro c'è un minorenne investito: ha riportato un trauma cranico ed è in ospedale per valutarne la gravità. Dei feriti, cinque sono in cura a Girona, uno a Sils, ventotto a Barcellona, uno a Sallent, due a Manresa, tre a Lleida e uno a Tarragona. Il presidente regionale catalano Quim Torra ha lanciato un appello alla calma alla vigilia della terza notte di scontri. "Il movimento indipendentista non è e non è stato violento. Condanniamo e abbiamo sempre condannato la violenza", ha affermato, "non è possibile consentire gli incidenti che stiamo vedendo nelle strade del nostro Paese".
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