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Il punto più centrale e più famoso di tutta l’opera di Vygotskij consiste proprio nella critica che pone a Piaget riguardo a queste tappe dello sviluppo infantile. La ZSP (Zona di Sviluppo Prossimale) è il concetto che forse è più entrato nel senso comune, conosciuto da quasi tutti gli insegnanti e educatori. Sebbene il nostro compito non sia quello di studiare il Vygotskij prettamente pedagogista, e questo concetto ha delle implicazioni fortemente pedagogiche, è comunque necessario a questo punto introdurlo perché il gioco in esso avrà un ruolo fondamentale.
In tutti gli esperimenti cognitivi sui bambini il metodo di Piaget è sempre lo stesso: lo sperimentatore pone delle domande al bambino, spesso consistenti in questioni sugli oggetti che sta vedendo o sulle azioni dell’adulto, e il bambino deve rispondere in base a quello che ritiene di capire . Questo si rivela essere un buon metodo per testare le abilità cognitive di un bambino ad un certo stadio dello sviluppo e per fare in modo che in base a questa sua capacità di apprendimento si organizzi l’insegnamento dal punto di vista pedagogico: l’insegnante sa che non può superare il livello dell’educando altrimenti ogni sforzo si rivelerà essere inutile e l’educazione deve dunque svolgersi in modo progressivo. Quest’ultima opinione è considerata un’ovvietà nel campo della pedagogia ed è stata ripetuta da tutti gli studiosi della disciplina, da Quintiliano a Rousseau. Vygotskij dice per la prima volta qualcosa di diverso e divergente rispetto agli altri, attraverso la ZSP.
Vygotskij nota che agli esperimenti piagetiani manca sempre una parte, manca sempre uno svolgimento ulteriore. È utile testare quello di cui il bambino è capace ad una certa età, ma non basta: Vygotskij nota che egli potrebbe fare molto di più. Analizziamo in modo completo un’attività fatta con Margherita. Margherita sta giocando al “ristorante” con i gattini peluche : lei è la cameriera e deve dare le pietanze a mamma e figlio gatto. Al momento del pagamento la babysitter decide di intervenire: pone in fila cinque monete vicino a ciascun gattino e dice che il gatto grande, che ha mangiato di più, deve pagare 5 euro; invece, il gattino piccolo deve pagare solo 2 euro. Margherita sa contare speditamente fino a dieci e, contando le monete del primo gattino, arrivata a cinque, consegna la sola moneta su cui ha posto il dito quando diceva “Cinque” alla babysitter e dice che il gatto grande ha pagato. Piaget a questo punto direbbe che la bambina ha dimostrato di non avere le capacità cognitive per concepire il concetto di numero e quindi non comprende oltre. Piaget si sarebbe fermato ma la babysitter, che invece segue le teorie di Vygotskij, prova a contare con calma le monete con Margherita e le spiega che quando dice “Cinque” bisogna contare l’intero, ovvero tutte e cinque le monete. La conferma che la bambina ha capito avviene quando consegna due monete per il gatto piccolo: Margherita ride con i soldini in mano, sicura ormai che quella sia la risposta giusta ed è soddisfatta di aver capito. Margherita, con l’aiuto della babysitter ha superato le sue capacità cognitive, mossa che da sola le sarebbe stata preclusa. Ora sta percorrendo la sua “zona di sviluppo prossimale”. La babysitter prova ad andare ancora oltre e le fa notare che il gattino piccolo ha consegnato una moneta da 1 euro e una da 2 euro e dunque basta che usi la seconda. Margherita, confusa, riprende le monete e le osserva senza capire. La babysitter prova allora a spiegarle che le monete valgono diversamente ma la bambina continua a guardare in modo deluso le monete. Per quanto ci si sforzi, Margherita non riesce a comprendere il concetto di valore, nemmeno con l’aiuto dell’adulto. Questo concetto è nella sua “zona di sviluppo potenziale” dove all’interno ci stanno tutte le capacità alle quali Margherita non può arrivare nemmeno con tutti gli aiuti, perché le svilupperà con l’età.
Ecco sintetizzate le tappe dello sviluppo di Margherita in riferimento al grafico:
- Zona di sviluppo attuale: Margherita riesce a contare fino a 10, ma per lei la sequenza dei numeri non è altro che una filastrocca
- Zona di sviluppo prossimale: Margherita, con l’aiuto dell’adulto, riesce a comprendere la base del concetto di numero
- Zona di sviluppo potenziale: Margherita, anche se aiutata, non riesce a capire il concetto di valore di una moneta. Ci riuscirà in futuro.
L’ultima cosa che risalta da questo esempio è che la babysitter non ha posto questi quesiti alla bambina nella veste di sperimentatore, ma stava giocando.
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