Sanità, quando il punto di primo intervento salva i pronto soccorso di montagna
Accade a Cuorgnè, nel torinese: "Siamo in un'area disagiata, diamo una risposta rapida"
CRONACA (Torino). "Il punto di primo intervento nasce perché questa è un'area disagiata, montana, in cui le persone non hanno le possibilità di raggiungere velocemente un pronto soccorso, qui trovano una risposta rapida ed efficiente. Speriamo che possa decongestionare i pronti soccorsi dai codici bassi, quelli che non sono reali urgenze - così Paolo Baron, direttore del punto di primo intervento a Cuorgné, nel torinese. La struttura, che prima era un pronto soccorso, ha aperto il 9 gennaio per aiutare i pronto soccorso della valle - Abbiamo avuto una ventina di pazienti al giorno, dei casi che siamo riusciti a risolvere, in un paio di casi abbiamo dovuto trasferirli. È prevista la presenza di un medico, di due infermieri e del personale oss, per il momento è sufficiente. In città potrebbe essere possibile potenziare i pronto soccorso, sicuramente in aree rurali ha un significato, in area metropolitana serve di più potenziare il territorio". (Sara Iacomussi/alanews)
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