Emiliano, assieme al blogger per caso Alberto, scopre il Friuli Venezia Giulia d'inverno. Un percorso video che mostra le varie tappe del viaggio: il prosciuttificio Wolf e il birrificio Zahre Beer di Sauris, il castello di Susans, Majano, San Daniele, la biblioteca Guarneriana, Grado, il lago di Cavazzo e Malborghetto.
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Dal post di Alberto Rosa: [ Ссылка ]
“Emiliano ed io partiamo un giovedì mattina di metà dicembre e il primo incontro avviene per caso al confine tra la provincia di Treviso e quella di Pordenone, davanti ad un the caldo… al volo. Emiliano è arrivato in Veneto la sera prima della nostra partenza e deve riconsegnare le chiavi ad un’amica che gli ha prestato la casa. La sua amica è Silvia che, scopro, anche io conosco…, ma solamente via Twitter. È una blogger che viaggia il mondo dalla prospettiva di una Lambretta. Un incontro che ci sorprende: dal social alla realtà. Ed è la realtà la dimensione che a me piace di più. La prima tappa in territorio friulano è Majano, in provincia di Udine. Seguiamo la strada lungo la provincia di Pordenone e superiamo il fiume Tagliamento. Majano si trova a 30 minuti da Udine e lì c’è un castello, nella frazione di Susans.[..] Il castello di Susans è imponente, di un bianco orgoglioso. Lo si raggiunge facilmente seguendo le indicazioni. [..] Il castello è unico per stile nel Friuli Venezia Giulia poiché nel 1600 da queste parti non costruivano castelli a pianta quadrata con torri, pure quadrate, sporgenti, sullo stile dei castelli della Toscana o dell’Emilia. Fabrizio, infatti, era cresciuto in Toscana, alla corte del Granduca Ferdinando I e decise di edificare il castello a Susans in stile mediceo e adibirlo a residenza estiva della casata e così fu sino alla Prima Guerra Mondiale. [..] Nella piazza principale di San Daniele del Friuli, alla sinistra del duomo (bianchissimo, anche mentre cala la sera) c’è una porta piccola. Superata la porta si entra nella biblioteca. Voltando a sinistra si entra in un’ampia anticamera. C’è un’altra porta dietro la quale incontriamo Angelo Floramo, il direttore della biblioteca. Siamo al centro della Sala Fontaniniana, uno studiolo o uno scrigno se preferite. È l’ingresso della Guarneriana, la più antica biblioteca del Friuli Venezia Giulia, una delle prime istituzioni di pubblica lettura in Italia. È divisa in due sezioni: la moderna e la storica, formata questa da una raccolta irripetibile di codici, incunaboli e libri antichi. […] La biblioteca Guarneriana è stata fondata da Guarnerio d’Artegna, nato nei primi anni del ’400. Una vita intensa, fatta di sacrifici, studi, ambizioni, moti di intelligenza raffinata, ingredienti che l’hanno portato lontano dalla sua terra d’origine a rischiare tutto. Un vita densa, ma nella quale ha trovato spazio un gesto di coraggio e tenerezza speciale, gesto dal quale è nata la biblioteca. [...]Da San Daniele prendiamo l’autostrada A23 in direzione Tarvisio e usciamo all’altezza di Tolmezzo. Proseguiamo sulla statale e in un’ora e venti circa eccoci a Sauris [..]Prima di cena visitiamo il birrificio Zahre Beer a Sauris di Sopra. Ci accolgono Massimo e Danila. E raccontano. Raccontano di come “costruire” birra significhi trasmettere energia. Che la qualità della birra dipenda dall’acqua, che a Sauris arriva senza interruzioni da una sorgente a 1.600 metri. Raccontano che Sauris è una comunità antica, che vive i ritmi dell’anno, e d’inverno recupera le forze per esplodere d’estate. Raccontano che qui il carnevale ha un Re e i folletti dei boschi esistono davvero. E da tutti questi racconti mi viene in mente che Sauris sia un’isola messa al centro di un bosco, in mezzo ad una valle. E alla fine dell’ultimo tunnel sotto la montagna prima di arrivare in paese, ci sia una specie di salto di dimensione. Il birrificio è l’occasione per rilassarsi dopo una giornata di tanti chilometri e ricca di storia. La Zahre Beer produce una birra alla canapa, che viene coltivata a Sauris. […]Dopo colazione lasciamo Sauris, però non prima di fare una visita al prosciuttificio Wolf a Sauris di Sotto. [..] Lasciamo Sauris, riprendendo la strada verso Enemonzo e Tolmezzo per raggiungere il lago vicino a Cavazzo Carnico. Accostiamo un momento la macchina per salutare il lago di Sauris e, dopo profondo ragionamento, dico: “Sauris per me è proprio una figata”.
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