CATANZARO. “Non poteva mancare il controllo politico. Ormai nelle istituzioni locali la ‘ndrangheta ha messo suoi uomini funzionali agli interessi dell’organizzazione criminale”. Lo ha detto il procuratore della Repubblica di Catanzaro Nicola Gratteri, spiegando i particolari dell’operazione “Stige” che martedì mattina ha portato all’arresto di 169 persone. “Questa indagine - ha aggiunto - è la più grande per numero di arresti degli ultimi 23 anni. È un’indagine da portare nelle scuole di magistratura per spiegare come si fa una indagine per 416bis. Siamo di fronte a un ‘locale’, quello di Cirò, antico che partecipa al Crimine e al Tribunale della ‘ndrangheta. È una struttura così radicata nel territorio che non necessita neanche più di fare intimidazioni”. Lo stesso procuratore aggiunto Vincenzo Luberto ha spiegato la “mutazione genetica della ‘ndrangheta. Non possiamo più parlare di infiltrazione dei clan nella vita economica - ha spiegato - ma siamo di fronte a una immedesimazione tra ‘ndrangheta e imprenditoria”. Sulla presenza delle cosche negli enti locali Luberto ha aggiunto che “stiamo rischiando la nostra stessa libertà di voto, cerchiamo di reagire. Da calabrese vi dico che siamo sull’orlo del baratro”. Il generale Pasquale Angelosanto, comandante del Raggruppamento operativo speciale (Ros) dei carabinieri ha sottolineato come “la pericolosità della ‘ndrangheta non sia solo nella sua capacità di controllare il territorio ma anche nella sua enorme ricchezza che gli consente una straordinaria capacità corruttiva”. Il colonnello del Ros Lorenzo Sabatino ha reso noto che sono state sequestrate ben 57 società, “in molti casi ci siamo trovati di fronti soggetti che dichiaravano reddito zero e che invece avevano a disposizione mezzi e case di lusso”. Il comandante del Ros di Catanzaro, il maggiore Giovanni Migliavacca, ha voluto ricordare “la dedizione e l’impegno dei carabinieri che con il loro lavoro sono riusciti a ricostruire 15 anni di storia criminale”. “Da questa notte - ha detto il comandante provinciale dei carabinieri di Crotone, col. Alessandro Colella - sul territorio hanno operato oltre mille carabinieri”.
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