Salerno (askanews) - Dopo 13 mesi di vuoto, in un contesto di crisi del settore che permane dal 2008, la Cisal, la Confederazione Italiana Sindacati Autonomi Lavoratori, il 25 gennaio 2017 ha finalmente sottoscritto l ipotesi di accordo, relativa al triennio 2016-2018, per il rinnovo del contratto collettivo dei cosiddetti "elettrici", cioè i lavoratori che operano nell'ambito del settore energetico. Così Alessandro Rossi, della segreteria nazionale Cisal Federenergia, parlando a margine del Consiglio nazionale svoltosi a Salerno.
"Questo contratto è forse il migliore che potevamo fare di questi tempi - ha spiegato - al di là dell'aumento contrattuale di 70 euro, sono stati stanziati 5 euro mensili per stipulare una polizza a garanzia dei familiari in caso di premorienza, che copre i casi di morte del lavoratore anche per ragioni
extralavorative. Inoltre, nell'ambito del welfare aziendale, altri 5 euro per i fondi pensione e 5 per il servizio sanitario integrativo".
Un'altra importante novità del nuovo contratto, inoltre, riguarda il fatto che "le eventuali cessioni di ramo d'azienda saranno effettuate senza soluzione di continuità. Ciò comporta la neutralizzazione dell'applicazione del Jobs Act". Per favorire l'occupazione, nel settore pubblico come in quello privato, infine, il segretario confederale della Cisal, Massimo Blasi ha sottolineato la necessità di avere una classe dirigente nella Pubblica amministrazione capace di utilizzare meglio le risorse europee.
"Fermo restando che ci sono settori della Pubblica amministrazione che necessitano di assunzioni urgenti, come gli organici giudiziari - ha detto - uno degli aspetti principali sui quali l'intera Pubblica amministrazione deve riflettere è quello legato alla possibilità di utilizzare meglio i fondi europei.
Abbiamo la necessità di formare meglio le nostre amministrazioni
pubbliche, sia nazionali che locali, rispetto alle modalità di utilizzo dei fondi europei. In questo modo, possiamo evitare che queste risorse si perdano. La pubblica amministrazione deve farsi volano per poter non solo assumere in prima persona, ma soprattutto creare nuove professioni anche al di fuori della Pubblica amministrazione, nel privato. Un tema rimasto un po' in ombra negli ultimi tempi e che rischia di penalizzarci enormemente in prospettiva, nella misura in cui non saremo in grado di integrarci meglio in questi processi europei".
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