In questo video vi riassumeremo il viaggio del poeta fiorentino attraverso i cerchi dell'Inferno e il Purgatorio fino all'arrivo al cospetto di Dio, in Paradiso, raccontato nella Divina Commedia (o solo, se si vuole usare il titolo originale concepito da Dante, Commedia).
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La Divina Commedia Spiegata in 10 minuti
Il primo canto ha una funzione introduttiva e vede Dante, a 35 anni, perso in una foresta:
La selva oscura: rappresenta lo smarrimento spirituale di Dante nel peccato, raffigurato come tre bestie: la lonza, che rappresenta la lussuria, il leone, che rappresenta la superbia, e la lupa che rappresenta l'avarizia che ostacolano il suo cammino. Tuttavia l'anima di Virgilio, autore dell'Eneide ammirato da Dante, salva il poeta fiorentino avvisandolo che dovrà seguirlo in un viaggio attraverso l'Inferno e il Purgatorio, per poi proseguire verso il Paradiso accompagnato da un'altra persona, per salvarsi dalla sua condizione di miseria morale ed intellettuale.
Inferno
Vestibolo o Antinferno: Superate le porte dell'Inferno, Dante e Virgilio si ritrovano davanti agli ignavi, coloro che in vita non avevano mai preso una posizione definita né si erano schierati. Vi erano anche gli angeli che non si schierarono né con Dio né con Lucifero, quando questi si ribellò. La loro punizione, secondo la legge del contrappasso, ovvero la legge che prevede una punizione eterna contraria o analoga alla colpa, prevede che inseguano, nudi, una bandiera bianca senza mai raggiungerla mentre vengono punti da vespe e mosconi.
Fiume Acheronte: Proseguendo Dante e Virgilio giungono alle sponde del fiume Acheronte dove le anime, che maledicono i loro avi e Dio, attendono di essere raccolte e trasportate da Caronte, traghettatore di anime, verso la loro pena. Caronte avverte Dante che non può oltrepassare il fiume in quanto ancora in vita, tuttavia Virgilio lo avverte che il suo viaggio è il volere di Dio, che con terremoti e un fulmine vermiglio irromperà nella narrazione, facendo svenire Dante.
I cerchio Limbo: Dante si risveglia dall'altra parte del fiume con un Virgilio preoccupato di entrare all'Inferno, più precisamente nel Limbo, il luogo della sua pena. Infatti, nel Limbo, si trovano tutte le anime dei non battezzati come le presone rette vissute prima di Cristo o che non conobbero il Suo messaggio e i bambini nati morti che soffrono in quanto non potranno mai conoscere Dio. Più avanti, fuori dalla sofferenza, Dante e Virgilio verranno accolti dai poeti antichi che sono privilegiati: Omero, Orazio, Ovidio e Lucano.
II cerchio: Proseguendo Dante e Virgilio incontrano il giudice Minosse, che per volere divino fa confessare le anime che giungono al suo cospetto, circa i peccati commessi, per poi condannarle al loro castigo. Il giudice esorta Dante a rinunciare alla sua impresa in quanto entrare all'inferno è facile ma uscirne no. Tuttavia, Virgilio lo avverte che sono lì per volere di Dio e di non ostacolarli. I primi dannati incontrati da Dante, superato Minosse, sono i lussuriosi, coloro che in vita si fecero trascinare dalle passioni amorose, condannati a essere trascinati da una tempesta incessante e tra questi vi sono Paolo e Francesca che, in vita, furono sorpresi mentre si baciavano, dal fratello di lui, Gianciotto, nonché marito di lei, che li uccise.
III cerchio: In questo cerchio si trovano i golosi, coloro che in vita furono avidi di cibo e bevande e che ora sono distesi in un pantano esposti a pioggia, neve e grandine mentre Cerbero, un enorme cane a tre teste li squarta li fa impazzire con i suoi latrati. Qui Dante interroga l'anima di Ciacco circa il destino di Firenze, a causa del conflitto tra i Guelfi e i Ghibellini, e sulla presenza di uomini giusti, che vengono ignorati.
IV cerchio: Qui si trovano tutti coloro che in vita furono sia avari, attaccati ai beni terreni, sia quelli che sperperarono i loro beni senza controllo, i prodighi. La loro pena consiste nello spingere in cerchio degli enormi massi in senso opposto, scontrandosi e insultandosi tra loro. Dante utilizza questo cerchio per criticare la corruzione che è presente nel mondo ecclesiastico.
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