Il whisky è un distillato di incredibile complessità e si è consacrato come il più nobile tra i distillati, eppure nasce da tre semplici ingredienti: cerali, acqua, lievito. Curiosamente ci si è sempre concentrati su un quarto ingrediente, per definizione invisibile: ovvero il tempo che il whisky trascorre a invecchiare nelle botti. Si tratta ovviamente di un elemento di grande fascino, anche perché gli esiti di questo processo non sono pienamente governabili dall’uomo.
Oggi invece da più parti si percepisce una crescente attenzione verso la materia prima: il neonato movimento del whisky italiano ha tantissimo da dire in termini di varietà cerealicole e tradizioni agricole, ne è convinto Claudio Riva, che con Whisky Club Italia si impegna a sostenere la crescita del whisky nostrano. E anche in Irlanda, Paese dove il whisky è nato, troviamo una distilleria come Waterford che esplora il concetto di terroir nel whisky- varietà, suoli, condizioni pedoclimatiche- con strumenti e metodi simili a quelli del mondo del vino.
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