Conto alla rovescia per la conversione in legge del decreto 95 sulla revisione della spesa pubblica e le Province liguri, drammaticamente penalizzate dallo squilibrio dei criteri adottati per i tagli ai bilanci lanciano l'allarme e chiedono l'impegno dei parlamentari liguri per modificare la norma. Altrimenti, dicono, la situazione diventerà insostenibile e assicurare la gestione di strade, scuole e centri per l'impiego non sarà più possibile. Il decreto prevede rispetto al 2011 un taglio del 14% quest'anno e del 28% il prossimo (ossia 500 milioni nel 2012 e 1 miliardo nel 2013) sui bilanci delle Province. E' calcolato sulla 'spesa intermedia' - il costo di beni e servizi - di ogni Provincia, ma senza depurarla dei fondi trasferiti da altri enti per le funzioni delegate, creando così un divario pesantissimo a svantaggio delle Province, come Genova e le altre liguri, che gestiscono importanti competenze delegate sul trasporto pubblico, formazione e politiche del lavoro. Il commissario Fossati ha spiegato ai parlamentari Pinotti, Tullo e Cassinelli l'iniquità del meccanismo con un esempio pratico: la Provincia di Bologna, stessa spesa corrente di Genova, ma senza deleghe regionali, avrà tagli molto più bassi, e quindi più sopportabili del capoluogo ligure che invece rischia nel 2013 di perdere 22,8 milioni dei 25,5 destinati a strade, scuole e centri per l'impiego nel 2011.
PIERO FOSSATI Commissario straordinario della Provincia di Genova
Il decreto rientra nell'azione per contrastare la crisi economica anche con le riforme istituzionali e la modifica di assetti e ambiti delle Province, premette Mario Tullo, dopodiché aggiunge...
MARIO TULLO Deputato Gruppo PD
Anche per il suo collega Roberto Cassinelli questa norma va modificata
ROBERTO CASSINELLI Deputato Gruppo PDL
Dopo il primo esame, a tambur battente in commissione e in aula per la conversione in legge al Senato, il decreto passerà alla Camera la prossima settimana. E la senatrice Pinotti sintetizza l'impegno dei parlamentari liguri per cercar di modificare e rendere più equa una norma che rischia di tagliare le gambe alle Province di questa Regione.
ROBERTA PINOTTI Senatrice Gruppo PD
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