Aiutare un falco ferito, steccare la zampina di una volpe, salvare un riccio: il Centro di recupero per la fauna selvatica ha sede nella residenza che fu creata da Ferdinando di Borbone nella sua riserva di caccia nel bosco di Ficuzza. Quando nel 1948 la Palazzina reale, dopo anni di abbandono, è stata recuperata dall’Azienda foreste demaniali della Regione Sicilia, è stato attrezzato e aperto anche il centro della Lipu. Oggi lavora 365 giorni l’anno, è attrezzato con un ambulatorio, una sala chirurgica e una nursery per i pulcini abbandonati. Ci sono diverse voliere dove si curano gli uccelli in difficoltà, che sono l’87 per cento dei “pazienti” ricoverati: servono per la riabilitazione, la quarantena, per l’ambientamento prima del rilascio. Gli animali, che giungono da tutta la Sicilia, vengono immediatamente visitati da esperti veterinari che, sulla base delle patologie, stabiliscono il tipo di cure da effettuare.
Nel video l'intervista al responsabile del Centro di recupero per la fauna selvatica della Lipu, Giovanni Giardina.
(Video Rosaura Bonfardino)
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