Martellago (VE), 16 ott. (askanews) - Se non riusciremo a centrare il principale obiettivo fissato dalla Conferenza di Parigi sul clima del 2015, cioè contenere il riscaldamento globale sotto i due gradi centigradi entro la fine del secolo, l'effetto sull'Italia sarà devastante, con la laguna di Venezia e il delta del Po sott'acqua e un clima in Pianura Padana analogo a quello del Pakistan. È la previsione di Luca Mercalli, climatologo della Società Meteorologica Italiana, intervenuto a un convegno organizzato da Etica Sgr e Volksbank in provincia di Venezia.
"Sono problemi - ha osservato - che ormai conosciamo molto bene da circa 30 anni. Bisogna fare in fretta, il messaggio fondamentale è che abbiamo tutte le possibilità di risolvere il problema, ma ci manca il tempo. Oggi ognuno di noi ha comunque la possibilità di fare qualcosa, nei limiti del suo contesto sociale e professionale. Cominciamo a farlo, non andrà sprecato e poi ovviamente deve essere alimentato dalle scelte governative, ma non ci piaceranno perché in genere saranno delle tasse in più".
Un contributo importante, secondo Mercalli, lo deve dare anche il mondo delle finanza, scegliendo di investire in aziende attente alla sostenibilità. Un modo, come conferma la responsabile Area Analisi e Ricerca di Etica Sgr Francesca Colombo, di garantirsi anche rendimenti più sicuri: "È il nostro core business da sempre e soprattutto facciamo esclusivamente fondi sostenibili e responsabili da sempre. Ora tutti si sono accorti che la sostenibilità non è più un qualcosa da tenere lì e da considerare in alcuni contesti, ma è vera parte integrante del business di una società e quindi è una vera leva che guida verso un investimento redditizio anche nel lungo periodo".
Un esempio contrario sono i 50 miliardi di dollari di investimenti destinati oggi allo sfruttamento di giacimenti di fonti fossili non ancora conosciuti, ma se la politica è lenta i capitali si spostano molto rapidamente e talvolta cambiano il mondo nel giro di una notte.
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