Stella Polare ed i suoi simboli, scelti da noi Matia Bazar per la cover di BerlinoParigiLondra.
Il testo scritto, come sempre, da Aldo in una casa di campagna dove stavamo provando i nuovi brani, è indicativo della meravigliosa atmosfera che si percepiva tra noi cinque.
Ed è anche la spiegazione dei simboli scelti personalmente da ognuno di noi per la copertina.
Stella polare, da me arrangiato con moltissime tastiere, soprattutto Polymoog e Cs 80 Yamaha, ha molti riferimenti musicali sia a Zeta che ad Astra, anzi nel BPL Tour del 1982 suonavamo tutto l’album integralmente, iniziando proprio da Lili Marlene, con grande sconcerto dei fan classici.
L’insieme di quarte ascendenti è lo stesso di Zeta, il giro di basso è lo stesso di Astra, il vocalizzo di Matia pure.
Matia e Bimbo, in questo vinile sono ancora scritti sulla cover e nominati con il loro nickname naif degli anni 70.
Nell’idea di concept progressive, mi sono ispirato ovviamente ai Genesis e si sente, la sospensione delle quarte ricorda moltissimo brani di A truck of the tail. Adoravo quelle atmosfere Banksiane e aggiungevo parecchio di mio, creando a mia volta un sound particolare.
Anche le voci sono orchestrate nei caratteristici intervalli a tre voci, che richiamano un altro brano di BPL, Passa la voglia.
#matiabazar #maurosabbione #berlinoparigilondra
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