CATANZARO. È morto nell’ospedale di Catanzaro, il regista, giornalista e scrittore Mario Foglietti. Aveva 80 anni. Foglietti attualmente era sovrintendente del teatro Politeama del capoluogo. Nato a Catanzaro nel 1936, Foglietti è stato giornalista, autore e regista per la Rai collaborando anche con Enzo Biagi. Nel 2000 era tornato nella sua città natale per guidare il teatro appena realizzato da Portoghesi. Dal 2005 al 2010 ha ricoperto anche la carica di direttore artistico del Politeama. È stato critico e storico cinematografico, sceneggiatore e regista di film sceneggiati drammi e commedie televisive. I funerali religiosi si terranno mercoledì 9 novembre, alle 15.30, a Catanzaro. “Oggi è un giorno di dolore per la città di Catanzaro che perde uno dei suoi figli più illustri, Mario Foglietti. Grande giornalista e scrittore, regista e sceneggiatore, è stato prezioso sovrintendente del Teatro Politeama fin dalla sua inaugurazione”. Lo afferma in una nota il sindaco di Catanzaro Sergio Abramo. “Era il lontano 2000 – prosegue – quando scelsi proprio lui come uomo immagine del Capoluogo per rilanciare e valorizzare la vocazione culturale della nostra città che da lì a poco avrebbe visto l’apertura del Teatro Politeama. Rimarrà per sempre scolpita nella mia memoria e in quella collettiva la serata del 29 novembre 2002 quando un sogno ed un’aspirazione da sempre coltivati divennero realtà: dopo più di mezzo secolo Catanzaro scoprì finalmente il suo teatro pubblico. Da quel giorno seguirono quattordici incredibili stagioni vissute fianco a fianco che hanno contribuito a portare in alto il nome della città proiettando il Politeama nel panorama dei grandi teatri italiani. In tutti questi anni Foglietti non aveva mai perso il suo contagioso entusiasmo mettendo a disposizione della sua città il proprio grande patrimonio di conoscenze. Grazie a lui Catanzaro ha avuto l’opportunità unica di accogliere grandi nomi del teatro e dello spettacolo nazionale ed internazionale rinnovando la nobile tradizione di grande palcoscenico tra passato, presente e futuro. Non dimenticherò mai l’intelligenza e l’ironia che lo hanno caratterizzato fino all’ultimo giorno prima del grave incedere della malattia”. “A nome mio e di tutta la città – conclude Abramo – voglio esprimere il più sentito cordoglio e ringraziarlo per tutto quello che ci ha regalato. Ciao, Mario”.
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