Ducati ha presentato ad Eicma 2024 il nuovo bicilindrico ad L di 890 cc. La distribuzione a comando desmodromico non è presente, nemmeno per le unità di indole più sportiva (Streetfighter e Panigale). Un vero peccato, si rinuncia ad un cromosoma findamentale della sportività della Casa bolognese. Rispetto al 955 cc che equipaggia la precedente Panigale V2 si perdono 35 cv e 10 nm. Sparisce anche il forcellone monobraccio. Il listino cala ti circa 3.000 euro, ma l'assenza di determinati appeal tecnici rischia di far scendere ancor di più il valore della moto agli occhi degli appassionati. La nuova Panigale V2 pesa una decina di kg in meno rispetto alla progenitrice ma la vecchia vanta comunque un rapporto peso potenza irraggiungibile per la nuova: 1,21 kg/cv contro gli attuali 1,47 kg/cv. Dispiace che una Panigale così fatta diventi paragonabile ad una media cilindrata sportiva dei marchi generalisti, mantenendo comunque un listino decisamente più caro. Da appassionato rimango deluso, soprattutto in considerazione dell'elevata capacità progettuale ed industriale di Ducati, della loro storia sportiva ultra vincente, della passione che anima le tante persone che ci lavorano.
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