Nel presentare il numero di maggio di AntiAge, che potete trovare in edicola, voglio parlarvi di solitudine e incoerenza. La frenesia della vita moderna ci impedisce di concederci spazi per noi stessi, ma coltivare la solitudine come principio di creatività aiuta ad eliminare tossine dal cervello e a ringiovanire.
Anche l’incoerenza va preservata, perché può far emergere aspetti di noi rimasti nascosti. "Non è da me”, ci ripetiamo spesso: quando ci scopriamo incoerenti, automaticamente iniziamo ad attaccarci e a criticarci. In realtà la nostra incoerenza serve a rimettere in discussione l’idea che abbiamo di noi stessi.
Solitudine e incoerenza portano il cervello in una situazione caotica dove c’è molta più energia, in grado di stimolare creatività e senso di realizzazione. La piena maturità cerebrale non arriva mai prima dei quarant’anni: mai come nella maturità possiamo incontrare i nuovi orizzonti del cambiamento.
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