Partiamo da un presupposto: ogni tecnologia uditiva è fatta per funzionare. La domanda da porsi è: le caratteristiche di queste tecnologie, coincidono con le esigenze del paziente? E quanto vale la salute di chi lo porta? Il ragionamento è presto fatto, le tecnologie uditive variano in centinaia di esemplari, ognuno con costi diversi: l’audiospecialista è quella figura professionale che si occupa di udito e aiuta il paziente a risolvere i propri problemi uditivi. In questa definizione non abbiamo parlato né di prezzi né di apparecchi acustici. Nessuno compra un apparecchio acustico perché costa poco ma perché gli serve. Ogni bene che acquistiamo ha delle caratteristiche che incidono sul suo prezzo. Nel caso dell’apparecchio acustico ciò che incide maggiormente è il contenuto tecnologico. Più tecnologia vuol dire maggior costo. Non sempre però il paziente necessita del TOP della tecnologia. Allora come si può fare per capire le proprie necessità? Il consiglio, che mi sento di dare è quello, di valutare prima il professionista che vi affianca. Il calo uditivo è da gestire per tutta la vita e sarebbe un problema non avere affianco un esperto di cui fidarsi. Se il paziente trova un professionista serio e autorevole, può chiedere la miglior soluzione al proprio problema. Dopo si parla di tecnologie e prezzi ma è sbagliato partire subito con l’idea di risparmiare. Ciò che deve interessare è ottenere il miglior risultato possibile, con il relativo costo necessario. Ricordiamoci sempre: quando parliamo di salute, prima si deve risolvere il problema e poi pensare al risparmio, altrimenti è inutile spendere senza risolvere.

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