Ha chiesto ed ottenuto di essere trasferita in un altro carcere Barbara Pasetti, la 41enne condannata a 13 anni e 4 mesi per l’omicidio di Luigi Criscuolo, noto come Gigi Bici, avvenuto esattamente 3 anni fa a Cura Carpignano. La donna, in carcere a Vigevano dal 20 gennaio 2022 con l’accusa di omicidio e occultamento di cadavere, tramite i suoi legali ha presentato ricorso al magistrato di sorveglianza per le condizioni definite “inumane e degradanti” della sua detenzione, o almeno per una buona parte del tempo trascorso in cella. 142 giorni (su 3 anni circa) in cui la donna sarebbe stata rinchiusa in celle piccole, poco illuminate e dove non c’era l’acqua calda. L’omicida, che aveva confessato di ucciso Criscuolo con un colpo di pistola, è stata trasferita al carcere di Bollate. Ammettendo il ricorso e disponendo il trasferimento, il magistrato ha accordato alla donna anche uno sconto di pena di due settimane (un giorno ogni dieci trascorsi in condizioni degradanti). La speranza per gli avvocati di Pasetti è quella di consentirle di avviare un percorso di recupero e lavoro per arrivare a un graduale reinserimento nella società. Luigi Criscuolo era scomparso l’8 novembre 2021. Il suo corpo fu ritrovato il 20 dicembre, coperto da rami e frasche, fuori dalla villa della donna. In un primo momento aveva sostenuto che a trovarlo era stato il figlio di 8 anni mentre cercava di recuperare la palla. Presto però crollò, confessando di averlo ucciso con un colpo di pistola alla testa dopo una discussione per insistenti richieste di denaro, con quella stessa pistola con cui la vittima avrebbe dovuto uccidere l’ex marito della Pasetti. Questi erano gli accordi: Gigi Bici era stato ingaggiato per questo, ma poi qualcosa è andato storto.
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