“Quale impatto economico e sociale avrà il nuovo grande museo Classis Ravenna che sarà inaugurato il 1 dicembre 2018?” E’ questa la domanda che è stata posta agli esperti dello Studio Cles, che questa mattina hanno presentato i risultati di un apposto studio, commissionato da RavennAntica.
“Sulla base delle stime di domanda attesa, infatti, l’apertura del nuovo Museo potrebbe generare una spesa per consumi di servizi turistici e culturali (hotel, musei, guide, trasporti, ristorazione, prodotti locali)variabile tra gli 1,9 e i 2,4 milioni di euro l’anno.
A fronte dell’investimento iniziale e considerando un orizzonte temporale (15 anni) relativamente limitato per un progetto di questa natura, il Valore Attuale Netto Economico del progetto stimato da CLES (misura sintetica adottata per valutare la capacità di un progetto di generare benefici economici e, quindi, di risultare sostenibile/desiderabile per la collettività) sarebbe pari ad almeno
17 milioni di euro (quasi 25 nello scenario più ottimistico).
La creazione del nuovo Museo di Classe, in conclusione, mira principalmente a rafforzare il percorso di sviluppo turistico-culturale intrapreso dalla città di Ravenna negli ultimi decenni. La città vanta un sistema turistico ampio che, almeno fino agli anni novanta, è stato quasi esclusivamente orientato alla
fruizione della costa, e ha assunto di conseguenza un profilo da turismo di massa e caratteristiche di forte stagionalità. La valorizzazione dell’immenso patrimonio culturale della città, soprattutto laddove realizzata in un’ottica di sistema integrato, offre alla città un fattore di destagionalizzazione e un’alternativa
valida rispetto al sistema turistico costiero, più soggetto alla concorrenza e alle dinamiche economiche esterne”.
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