A FORIO MAGGIORANZA IN CRISI E PAESE ABBANDONATO: DOMENICO SAVIO CHIEDE LE IMMEDIATE DIMISSIONI DELL’AMMINISTRAZIONE GUIDATA DA FRANCESCO DEL DEO
di Gennaro Savio
A Forio l’amministrazione comunale di Francesco Del Deo è in crisi, appena due anni dopo le elezioni del 2013. Nonostante i 14 consiglieri eletti più il sindaco, nei giorni scorsi dopo vari rinvii, non sono stati capaci di mantenere il numero legale in consiglio comunale. E con una pretesa assurda volevano e chiedevano che fosse l’opposizione a mantenerlo. E cosi mentre Forio langue, il governo del Paese è fermo. Rispetto alla crisi amministrativa, Domenico Savio, Consigliere comunale di opposizione del PCIML, ha affidato al suo profilo Facebook un durissimo commento contro il modo di disamministrare da parte della compagine di Del deo chiedendone le immediate dimissioni.
“Hanno dimostrato – ha tuonato Domenico Savio - tutta la loro incapacità di programmare e realizzare lo sviluppo sociale del paese, di organizzare e controllare l’esecuzione dei lavori pubblici, di evitare ulteriori danni economici al popolo di Forio ritardando di ben due anni la definizione della gestione e della massa debitoria de La Colombaia, la quale – come sta avvenendo e avverrà chissà per quanti decenni ancora per la Pegaso, la Torre Saracena e la Marina del Raggio Verde – sarà fatta pagare al popolo di Forio attraverso le tasse. Mentre l’amministrazione confligge al suo interno – ha proseguito Savio - il paese affonda in uno stato pietoso di abbandono, trascuratezza e arretratezza. E a fronte dei tantissimi problemi sociali irrisolti c’è uno sperpero pauroso di danaro pubblico mediante manifestazioni e contributi vari a destra e manca di evidente sapore clientelare ed elettorale.
L’amministrazione comunale – spiega il Consigliere del PCIML, opera ignorando totalmente il contributo di analisi e di proposte che potrebbe venirgli dal coinvolgimento dell’intero consiglio comunale. La conduzione dei lavori del consiglio comunale avviene con metodo autoritario e dittatoriale verso il gruppo consiliare del P.C.I.M-L., con limitazione del confronto sui singoli argomenti, con minacce continue di togliergli la parola, farla allontanare dall’aula o avvicinare dalla polizia municipale. Un clima pesante di condizionamento che cozza coi principi del confronto e della tolleranza democratica e che può essere sintetizzato nell’episodio in cui lo Stesso Savio fu fatto piantonare dai Vigili Urbani.
Nel corso dell’ultimo Consiglio comunale – scrive ancora Domenico Savio - mancavano 4 consiglieri della maggioranza, dunque quest’ultima non aveva i numeri per deliberare e chiedeva aiuto alla minoranza. Una intollerabile assurdità, perché se la maggioranza, per le sue divisioni di gestione del potere, non ha più i numeri per deliberare in consiglio deve andarsene a casa e quanto prima lo fa meglio è per il paese, dimettetevi e date ai Foriani, dopo due anni dell’ennesimo malgoverno del paese, la possibilità di ritornare al voto. Il gruppo consiliare del PCIML giammai manterrà il numero legale in consiglio per consentire alla maggioranza di governare contro il suo programma elettorale, politico e amministrativo e il solo chiederlo dimostra arroganza e autoritarismo di potere. Noi in consiglio comunale continueremo a batterci per difendere a ogni costo le nostre prerogative costituzionali, legislative e regolamentari di gruppo consiliare per difendere gli interessi collettivi del popolo di Forio, per sostenere i principi della democrazia proletaria e dell’antifascismo militante e per costruire una vera e ugualitaria alternativa economica e sociale per la nostra comunità”.
Ещё видео!