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Banda della Magliana è il nome attribuito ad una organizzazione criminale italiana, di stampo mafioso, operante nella città di Romanel Lazio, con diverse ramificazioni. Il nome, attribuito alla banda dalla stampa dell'epoca, deriva da quello del quartiere romano della Magliana, nel quale risiedeva una parte dei fondatori.
Nata nella seconda metà degli anni settantadel XX secolo, la banda fu la prima organizzazione criminale romana ad unificare in senso operativo la frastagliata realtà della malavita di Roma, costituita fino ad allora dalle cosiddette "batterie" o "paranze" (piccoli gruppi di criminali dediti a crimini specifici), imponendo ai propri membri un vincolo di esclusività (che vietava potessero dedicarsi ad imprese criminali che non fossero concordate con gli altri) e di reciprocità (i proventi delle attività venivano divisi "a stecca para", ovvero in parti uguali, e venivano retribuiti anche i membri che non partecipavano). Il vasto ambito di attività delinquenziali andava dai sequestri di persona, al controllo del gioco d'azzardo e delle scommesse ippiche, alle rapine e altraffico di droga. La Banda non mancò di estendere la propria rete di contatti alle principali organizzazioni criminali italiane, dacosa nostra alla camorra, nonché a esponenti della massoneria in Italia, oltre a numerose collaborazioni con elementi della destraeversiva, della finanza e fu coinvolta inpresunti rapporti tra servizi segreti italiani e criminalità.
La storia dell'organizzazione, fatta anche di legami mai del tutto chiariti con politica e apparati istituzionali statali, vide la banda coinvolta in alcune vicende quali l'omicidio del giornalista Mino Pecorelli, il coinvolgimento nel Caso Moro, i depistaggi nella strage di Bologna, i rapporti con l'Organizzazione Gladio e con l'omicidio del banchiere Roberto Calvi, fino alla sparizione di Emanuela Orlandi e di Mirella Gregori e all'attentato a Giovanni Paolo II. Secondo alcune dichiarazioni rilasciate nel 2012 daAntonio Mancini - uno degli elementi di spicco e attuale pentito - la banda sarebbe ancora in attività ROMA. "La mia Roma, la Roma della Banda della Magliana, non era poi così diversa da quella di Mafia Capitale e di MassimoCarminati". Maurizio Abbatino ha dominato la città con una spietata determinazione, quella che ha ispirato il personaggio del Freddo di Romanzo Criminale : prima un capo deciso a tutto e poi, dopo l'uccisione del fratello Roberto, un pentito altrettanto risoluto. Oggi invece ha perso tutto. "Non ero un boss ma un re. E adesso faccio fatica anche ad arrivare alla fine del mese: da quando mi hanno sbattuto fuori dal programma di protezione mi hanno tolto la casa e l'identità di copertura. Con le cartelle cliniche che riportano quel nome non potrò più continuare a curarmi mentre se mi presento in ospedale chiunque mi riconosce: "Ma che sei il Freddo?". Mi chiedo se non è quello che tutti vogliono: la mia morte per cause naturali darà meno fastidio.
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