RAMSES - Realtà aumentata del medioevo musicale a Siena e nel senese
- Ente attuatore: UNISI;
- Responsabile scientifico del progetto: Francesco Stella;
- Assegnisti del progetto: Irene Volpi, Matteo Passarelli.
L’interesse per la musica antica e per la sua fruizione è crescente nel panorama culturale e turistico italiano e toscano.
Per l’area senese esistono ricognizioni, studi ed esecuzioni sulla musica e sui testi per musica dei brani in volgare e della tradizione polifonica, mentre mancano per il materiale melodico più antico, a carattere monodico, e per i relativi testi mediolatini. Il progetto, sviluppando una piattaforma interattiva di dati e metadati su libri e frammenti liturgici del territorio senese dei sec. XI-XIII, oggi conservati presso la Biblioteca Comunale degli Intronati e l’Archivio di Stato di Siena, intende da una parte colmare questa lacuna tramite la trascrizione, la localizzazione, l’esecuzione e il riversamento su piattaforma digitale a libero accesso, in condivisione con repertori internazionali, di testi, melodie e registrazioni audio; dall’altra rendere possibile, nei luoghi stessi in cui furono creati ed eseguiti 800 anni fa, l’ascolto di questi brani grazie alle tecnologie della realtà aumentata, in collaborazione con PMI senesi specializzate nel settore, illustrando poi nelle scuole e nelle biblioteche il ruolo di questo patrimonio nel calendario e nella vita quotidiana medievali e favorendo l’apprendimento delle tecnologie utilizzate.
I procedimenti previsti permetteranno d’inserire in circuiti accademici internazionali questi tesori del patrimonio senese e insieme rivalutare nella circolazione culturale e turistica periodi e zone della città e del territorio meno noti.
Il progetto promuove così sia la ricostruzione sia la valorizzazione di questo patrimonio non solo per gli specialisti ma anche per il pubblico esterno, grazie alla piattaforma online, alla promozione di lezioni, seminari e mostre virtuali e all’organizzazione di eventi e concerti in collaborazione con gli Istituti musicali della Regione.
La piattaforma produrrà moduli e procedure standard reiterabili dai partner coinvolti e da altri Operatori, favorendo l’interoperabilità con iniziative analoghe come CantusIndex – network of manuscript databases (cantusindex.org) – e il suo mantenimento e aggiornamento sostenibile nel tempo.
I ricercatori, gli Operatori e i giovani coinvolti avranno così la possibilità di acquisire competenze trasversali tra rigore filologico ed esperienza in Digital Humanities, sviluppare nuove strategie di comunicazione e inserirsi in una trama di relazioni qualificate tra Enti culturali toscani, PMI locali e centri di ricerca internazionali.
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