In questi giorni si parla spesso di spiagge libere e non manca chi critica i balneari, come L'Isola Verde, per la decisione dell'amministrazione comunale di concedere qualche fazzoletto in più agli stabilimenti, almeno fino a fine stagione, soprattutto quelli danneggiati dalle mareggiate.
Sabato 17 agosto, il tratto di spiaggia libera nei pressi della diga di Sottomarina è stato letteralmente invaso da accampati. Tra questi, c’erano persone assolutamente civili, ma purtroppo anche un gruppo di nigeriani che fin dalla mattina ha iniziato a disturbare con musica altissima, assumendo atteggiamenti minacciosi nei confronti dei bagnini.
A un certo punto, le forze dell'ordine sono intervenute in forze: carabinieri, Polizia di Stato e anche la guardia costiera. Si è assistito a una scena surreale, con questi incivili che minacciavano polizia e carabinieri, usando i telefonini in modo intimidatorio. Siamo arrivati al paradosso: le forze dell'ordine sono a disagio nell'agire, perché c'è continuamente la minaccia di essere filmati, rendendo tutto più complicato.
Parliamoci chiaro: il litorale andava completamente liberato, poiché non è possibile piantare tende sulla spiaggia libera né pernottare. Ma dobbiamo fare i conti con la realtà: non ci sono abbastanza forze dell'ordine per garantire l'ordine pubblico. Questa situazione non è colpa delle forze dell'ordine, che anzi sono intervenute. Se c'è una responsabilità, è legislativa, perché da anni le forze dell'ordine sono messe nelle condizioni di aver paura di agire.
Ricordiamo anche che ci sono proposte di legge da parte di esponenti di sinistra che vorrebbero che i caschi delle forze dell'ordine avessero il numero di matricola ben visibile in certe situazioni. Cosa possiamo aspettarci da una situazione del genere?
Il presidente di Ascot Giorgio Bellemo ha espresso la Massima solidarietà ai due bagnini, Marco Bertaggia e Marco Voltolina, due giovani che operano per salvare persone e che si sono trovati a dover subire pesanti minacce da un gruppo di nigeriani ubriachi. Alla luce di tutto questo, siamo così sicuri che sia "giusto" avere spiagge libere?
