Nella nuova edizione dell'Indagine annuale sulla qualità della vita per il 2024, realizzata da ItaliaOggi e Ital Communications in collaborazione con l'Università Sapienza di Roma, Milano conquista il primo posto in classifica tra tutte le città italiane, seguita da Bolzano e Monza.
Questo studio prende in considerazione diversi fattori e ambizioni che, insieme, offrirebbero le migliori condizioni di benessere ai propri cittadini: affari e lavoro, ambiente, reati e sicurezza, sicurezza sociale, istruzione e formazione, popolazione, sistema salute, turismo, reddito e ricchezza. Tutti fattori che quest’anno porterebbero Milano in cima al podio.
Ma è davvero così?
Su affari e lavoro sono indubbie le possibilità che una città come Milano può offrire, è pur vero che tanti sono i lavoratori sottopagati che non riescono a mantenersi nella capitale meneghina ormai sempre più cara: come i lavoratori dei musei civici, per esempio, che denunciano di guadagnare 7 euro l’ora per un totale di 900 euro al mese.
Capitolo ambiente: sono sempre di più le giornate in cui si registrano dei dati della qualità dell’aria pessimi, con punte di Pm10 a quota 90, quando il limite è 50. Nel mese di novembre i giorni con valori di smog oltre la soglia sono stati 6. Le norme europee tollerano lo sforamento del “muro” dei 50 microgrammi di Pm10 solo per 35 giorni all’anno.
Proprio per questo motivo sono attive da martedì le limitazioni temporanee di primo livello in città: le regole riguardano il divieto di circolazione alle categorie di auto più inquinanti e il riscaldamento nelle abitazioni non superiore ai 19 gradi.
Per quanto concerne la sicurezza, solo pochi mesi fa veniva pubblicata la classifica del Sole24ore che fotografa Milano come la città “più pericolosa d’Italia”. Sebbene i dati si riferissero al numero di denunce di gran lunga superiore alle altre città italiane, è innegabile che fenomeni di microcriminalità, a Milano, siano all’ordine del giorno.
Dunque, per qualità della vita Milano sarebbe al primo posto… ma siamo proprio sicuri?
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