Nella Liguria, terra di ‘ndrangheta, in quella città di confine e della ‘locale’ della ‘ndrangheta, Ventimiglia, si celebra la Madonna di Polsi, nella chiesa di San Michele Arcangelo. Nonostante quanto evidenziato dalla D.I.A. in merito a questo evento, Antonio Versace, già evidenziatosi in rapporti con gli esponenti del contesto ‘ndranghetista dell’estremo ponente ligure, ha riorganizzato anche quest’anno festa e processione a Ventimiglia alta, il nucleo storico della città. Rispetto alle passate edizioni si è evidenziato un crollo della partecipazione. Solo poche decine di persone hanno preso parte all’evento ma con la partecipazione del Comune di Ventimiglia, visto che all’iniziativa ha partecipato Massimo Giordanengo (Lega), consigliere comunale di maggioranza del sindaco Gaetano Scullino che, come ha riportato da testate online, era lì “in rappresentanza dell’amministrazione comunale, ed afferma che loro ci sono perché questa iniziativa valorizza la Chiesa di San Michele Arcangelo ed il centro storico della città.
Tra quelli che si aggregano alla Festa in serata anche Nino Giampaolo (Gianpaolo), emerso nelle indagini antimafia per i consolidati rapporti con gli esponenti della ‘locale’ di Ventimiglia ed autore di quel fonte battesimale del Santuario di Polsi, a San Luca, che, come denunciava alcuni anni fa la Presidente della Commissione Parlamentare Antimafia, Rosy Bindi, è stato “donato dalla città di Ventimiglia” al Santuario di Polsi. Quest’anno oltre alle tradizionali “tappe” della processione, a partire da quella davanti a quella che aprì le proprie porte, nel 2017, per il funerale del boss storico della ‘ndrangheta Antonio Palamara, e quella in Piazza Porta Nizza, vi è stata una sosta extra. Quando la statua della Madonna di Polsi arriva in prossimità di Carmelo Palamara, fratello di Antonio, questi, seduto con la moglie vicino alla porta di Ventimiglia, fa un gesto di saluto ed il segno della croce e quindi la statua si ferma. Quando riparte la processione Carmelo Palamara, con la moglie, si alza, con volto felice e soddisfatto, e si inserisce nella processione.
Palamara è un nome pesante, da decenni a Ventimiglia alta, loro roccaforte, è divenuto sinonimo di “autorità”. Famiglia legata ed imparentata agli Alvaro di Sinopoli ed ai Pelle ‘gambazza’ di San Luca; in rapporti con il potente uomo della cosca De Stefano che si è insediato a Nizza, Antonio Vittorio Canale ed ancora in stretti rapporti con il referente della cosca Gullace-Raso-Albanese nel nord ovest, Carmelo Gullace, oltre che in sinergia con i Marcianò, legati alle cosche Piromalli e Mazzaferro.
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