Induno Olona (VA) - 21 Dicembre 2017
Si sono dovuti attendere nove anni per poter assistere all'inaugurazione della tratta italiana della linea ferroviaria transfrontaliera Arcisate-Stabio.
Questa mattina un Tilo partito da Milano ha raggiunto la stazione di Mendrisio alle 11 per poi fare ritorno in Italia e fermarsi alla nuova stazione di Induno Olona che, assieme a quella di Arcisate, fa parte delle nuove tappe di questa linea. A bordo, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio, la Presidente della Confederazione Doris Leuthard, il Presidente della Regione Lombardia Roberto Maroni, il Direttore Infrastrutture di FFS, Philippe Gauderon, l’Amministratore Delegato del Gruppo FS Italiane, Renato Mazzoncini, e l’Amministratore Delegato di Rete Ferroviaria Italiana, Maurizio Gentile.
«Un treno con destinazione futuro», ha esordito il sindaco di Induno, Marco Cavallin, nel breve spazio dedicato agli interventi delle autorità. «È potente, veloce e sta per partire. L'unico modo per predire il futuro è costruirlo. E questo è il futuro di Induno, Arcisate e del Varesotto grazie a una linea che connette le nazioni». Cavallin non nasconde le difficoltà incontrate nel percorso: «Sono state spese parole di delusione e disperazione. Ma anche di entusiasmo. È ora un sollievo vedere la fine di un lavoro che si è prolungato per nove anni ed è pesato sulle nostre spalle. Ora siamo collegati con l'Europa».
Anche il Presidente del Consiglio di Stato Manuele Bertoli ha sottolineato i vantaggi, presenti da oggi anche per il Ticino: «È questo il completamento di un collegamento con il nostro cantone che era atteso da tempo. I nostri sono territori collegati da interessi di natura economica. Molte persone valicano il confine per lavoro e il traffico veicolare è uno dei nostri attuali problemi. Questa linea sgraverà il traffico su strada e connetterà le nostre economie. Anche perché lega la linea del Gottardo con quella del Sempione. L'aeroporto internazionale di Malpensa sarà più vicino per noi. È quindi un giorno di festa per il Ticino, il Varesotto e il Comasco. Rinsaldiamo i nostri vincoli storici di amicizia».
Di frontalierato ha parlato anche Roberto Maroni: «È un collegamento che rende più vicina Lombardia e Svizzera a favore di chi si reca tutti i giorni oltre confine per lavoro e di chi vuole raggiungere Malpensa. Ci saranno altre risorse e progetti per migliorare ancora il legame con l'Europa».
A conclusione, Doris Leuthard: «È stata una strada lunga. Finalmente siamo arrivati. Noi abbiamo un'idea, quella del trasferimento su rotaia dei trasporti. Abbiamo bisogno di infrastrutture che trasportino per crescere economicamente. Infrastrutture che costino meno energia e producano meno CO2. Sono molto contenta che questa sia una di quelle. Approfittiamo di questa nuova linea per il benessere delle nostre regioni».
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