di Stefano Perri - La guardiania. Un retaggio antichissimo risalente alle pratiche proprie del feudalesimo ed al contempo uno strumento importantissimo di controllo del territorio rurale da parte della 'ndrangheta.
E' quanto viene fuori dall'indagine ''Vecchia Guardia'', coordinata dalla Procura Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria ed eseguita stamane dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria, con la collaborazione della Squadra Mobile di Brescia e del Commissariato di Taurianova.
Tratte in arresto in totale sei persone, tre delle quali donne, tutte ritenute intranee alle cosche di 'ndrangheta Zappia e Cianci-Maio-Hanoman, operanti sul territorio di Taurianova. Proprio alle tre donne, tre sorelle, Maria, Teresa e Rosetta Zappia, era delegato il compito di riscuotere il pizzo. Una forma oppressiva, operata nei confronti di un imprenditore agricolo del territorio, che da una parte garantiva alle cosche un controllo capillare dell'attività economica e dall'altra offriva uno strumento, seppur minimo, di finanziamento. Le somme riscosse si attestavano in una prima fase attorno ai 60 euro mensili, saliti poi a 100 euro, con un taglieggiamento scadenzato in semestri.
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