Io ho da sempre un pessimo rapporto con l’abbigliamento.
Non sopporto dovermi vestire. Diciamo che mi piace vincere facile.
Se invece adoriamo fare shopping e vestirci in modi sempre nuovi la sfida di ridurre il vestiario è molto più complessa.
In ogni caso, se vogliamo pesare meno sulla terra e i suoi abitanti, umani compresi, non c’è altra scelta che comprare meno, molto meno, che sia nuovo, ma anche usato. Possedere solo i vestiti che davvero ci piace indossare e che davvero ci valorizzano. E comprare un vestito nuovo solo quando uno vecchio è stato dismesso. Questo è eco-minimalismo!
Per voi è facile o difficile?
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Fonti:
Per la percentuale del 75% è un’estrapolazione di Samantha Sharpe, Monique Retamal, Taylor Brydges in un articolo su “The Conversation”, che rimanda al loro studio Wellbeing Wardrobe (European Environment Bureau, marzo 2022), che a sua volta si rifà a Kate Fletcher & Mathilda Tham, EARTH LOGIC: Fashion Action Research Plan, 2019, che a sua volta fa riferimento a Weizsäcker, von E., Lovins, A. B. and Lovins, L. H., Factor four: doubling wealth–halving resource use, London: Earthscan (1997).
Per la precisione prolungare la vita attiva del 50% degli indumenti del Regno Unito di 9 mesi si risparmierebbe: 8% CO2, 10% acqua, 4% rifiuti per tonnellata di abbigliamento. WRAP, Valuing Our Clothes: the cost of UK fashion (2017)
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