L'avvocato Stafania de Michele, difensore di due delle vittime dei pestaggi avvenuti nel carcere di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) il 6 aprile 2020, parla al via del maxi processo: «Spero in nuovo capitolo per la considerazione dei detenuti. Difendo due persone che erano nel reparto Nilo e sono state vittimime di violenze e torture. I detenuti sono persone che hanno sbagliato, hanno commesso reati, ma sono lì per essere rieducati e reinseriti nella società. Credo anche che gli agenti della polizia necessitino di essere seguiti, in senso positivo, per il contatto prolungato con detenuti e per le situazioni difficili che sono chiamati a vivere. Devono essere formati e supportati per evitare che questi episodi si ripetino. Spero si esca da questo processo più sensibili e attenti». Poi riguardo la possibilità di introdurre il reato di tortura nell'ordinamento italiano, de Micheli ha detto: «Spero non sia necessario, è una cosa raccapricciante. Leggere questi verbali è stato come tornare nel passato».
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