Una delle icone per noi Italiani è sicuramente la (mitica) Fiat Panda, che ha attraversato dagli anni ‘80 ad oggi diverse generazioni e ha trasmesso a chiunque ne avesse una, sicuramente, un grande amore per un’auto unica al mondo.
Considerando tutte le generazioni e restyling che ci sono stati, le Panda vendute da Fiat superano gli 8 milioni di esemplari.
Un amore per quest’auto così grande da far avvicinare tanti appassionati da tutto il mondo, infatti, il 19 giugno nel Comune di Pandino (Cremona) si è raggiunto un nuovo record che ha visto ben 939 Panda radunate in un unico posto (il record precedente era 695).
Gli appassionati dell’utilitaria torinese provengono da oltre 20 Paesi da tutto il mondo ed è incredibile pensare che un’auto così semplice all'apparenza abbia fatto innamorare così tante persone.
I modelli in mostra erano molteplici: dalle vecchie Panda raffreddate ad aria, alle versioni più estreme come quella 4x4, fino alle panda più nuove, dotate di sitema mild-hybrid.
Inoltre, non sono mancati modelli rari come la Panda del Sahara Racing Cup e la Panda Italia 90 o quelli più elaborati con impianti stereo esagerati.
Tutto questo, inizialmente, sembrava fosse nato semplicemente per “gioco” tra i social. Nel corso degli anni, però, i numeri e gli appassionati sono diventati sempre più numerosi e di anno in anno i record sono diventati sempre più numerosi.
Il gestore della pagina, William Jonathan, ha commentato: “Panda a Pandino è un evento senza eguali, nato per gioco e che fa leva su un principio molto preciso e semplice: la voglia di stare assieme all’insegna dell’autenticità. Ai Pandisti non interessa avere un’auto perfetta, ma hanno il desiderio di vedere celebrati i propri mezzi e se stessi come dei veri supereroi di tutti i giorni. D’altro canto, la Panda è l’auto nata per fare quello che ti pare ed è anche per questo che questo raduno è diventato un vero fenomeno di costume. Il fatto che ogni edizione sia sempre più dirompente, è la dimostrazione di quanto anche la Panda, nella sua semplicità, possa essere un importante vettore per ripartire anche, o soprattutto, in momenti così difficili!”
Infine, il ricavato della manifestazione, sarà donato (al netto delle spese per l’organizzazione dell’evento) alle associazioni di volontariato del territorio per sostenerle nella ripartenza a seguito della pandemia.
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