I titoli di coda in casa Cesena stanno scorrendo e la parola fine è sempre più vicina. O forse no: niente false illusioni, la situazione è drammatica dopo che nell'ultimo mese abbondante l'Agenzia delle Entrate ha bocciato per tre volte il piano di risanamento dei debiti che soffoca il Cavalluccio e lo sta portando verso la morte dopo 78 anni di storia gloriosa. L'ultima carta Giorgio Lugaresi se l'è giocata presentando una iscrizione incompleta al prossimo campionato di Serie B, dopo i deferimenti per il caso plusvalenze sospette, la richiesta di fallimento e anche di commissariamento. Nella mattinata di venerdì il consiglio di amministrazione del club bianconero si riunirà per decidere se continuare la disperata battaglia. Al fianco del Cesena c'è da giorni un nuovo gruppo di analisti e fiscalisti che ha preso in mano la situazione drammatica e avrà il compito di valutare una proposta di salvataggio giunta da una cordata composta da imprenditori del centro Italia. Se ciò si avverasse, sarebbe miracoloso appunto, quanto il trasformare l'acqua in vino, altrimenti Lugaresi e soci dovranno portare i libri in tribunale e sventolare bandiera bianca. Al contempo in Comune il Sindaco Lucchi, il vice Battistini e l'assessore allo sport Castorri con l'aiuto di un team di esperti hanno aperto il bando pubblico per far rinascere, in caso di fallimento dell'attuale AC Cesena, un nuovo club cittadino in Serie D che non sarà il Romagna Centro. L'ora delle decisioni senza via di ritorno è sempre più vicina e il weekend si prospetta di fuoco.
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