Preoccupazione e non pochi disagi a Catania per una nuova eruzione dell'Etna. Il vulcano, nella notte tra lunedì 22 e martedì 23 luglio, è tornato alla sua attività stromboliana, emettendo una nuova fontana di lava dal Cratere Voragine. L'Osservatorio Etneo dell'Ingv ha subito reso noti l'aumento dell'ampiezza media del tremore vulcanico, della frequenza di accadimento e dell'ampiezza degli eventi infrasonici localizzati al Cratere Voragine, così come quello dell'ampiezza del tremore infrasonico. Tutti segnali di una intensa attività vulcanica.
Oltre alla lava, con getti alti centinaia di metri, l'Etna ha iniziato a emettere, in direzione Sud-Est, anche una nube di polvere e cenere, alta circa 8 km, che ha ricoperto nuovamente la città di Catania e tutti i Comuni della provincia più vicini al vulcano. Inevitabile, a quel punto, la chiusura dell'aeroporto dalle 10 alle 18, con tutti i voli cancellati o dirottati su Palermo, Trapani e Comiso. Solo in tarda mattinata, l'allerta emanata dall'Osservatorio Etneo per il traffico aereo è scesa da rossa ad arancione, ma all'aeroporto di Fontanarossa sono proseguite le operazioni di rimozione di grandi quantità di cenere dalle piste. La ricaduta di cenere, tuttavia, ha creato problemi anche ai cittadini e in particolare agli automobilisti.
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