Sembrerà strano ma esistono delle differenze sostanziali, nell’esecuzione di un intervento maxillo facciale di chirurgia ortognatica, tra i chirurghi del nord e quelli del centro sud
L’indicazione alla chirurgia ortognatica è sicuramente la correzione delle malocclusioni come mento retruso, mento sfuggente, mandibola asimmetrica o asimmetria facciale, quella che a Roma viene definita come scucchia ecc. In poche parole per correggere tutte le malformazioni sagittali e trasversali dei mascellari.
Storicamente le tecniche più utilizzate sono sempre state l’osteotomia tipo Le Fort I del mascellare e l’osteotomia sagittale della mandibola.
Con il passare degli anni, tuttavia, l’evoluzione delle tecniche chirurgiche ha permesso di ideare interventi specifici sulle esigenze della malformazione da correggere e basate sulle caratteristiche del volto, proprie del singolo paziente.
Con il passare degli anni si sono delimitate varie differenze di trattamento sostanziale e quelle che potremmo definire varie scuole di pensiero.
Riassumo di seguito quelle più evidenti e che differiscono il nord dal centro Italia
Le differenze, tra il nord ed il centro sud Italia possono essere schematicamente riassunte in:
- Differenti tecniche chirurgiche: mentre nel centro Italia si utilizza più frequentemente l’osteotomia tipo Le Fort I per l’intervento a carico del mascellare nel nord viene spesso utilizzata una tecnica di tripartizione del mascellare. Questo significa che oltre alla classica osteotomia tipo Le Fort I viene eseguita una frammentazione del mascellare in modo che sia presente un frammento con il settore posteriore bilateramente ed uno con l’area che va da canino a canino.
- Differenze timing chirurgico: mentre i colleghi del nord sono soliti eseguire prima l’intervento sulla mandibola (sempre l’osteotomia sagittale della mandibola) e solo successivamente l’intervento maxillo facciale di Le Fort I a carico del mascellare il centro sud Italia predilige, generalmente, prima eseguire l’intervento sul mascellare e solo successivamente sulla mandibola
- Differenze di contenzione: mentre per l’intervento sulla mandibola nel nord si utilizza, generalmente, una o 2 placche in regione angolo mandibolare, nel centro si utilizza la contenzione mediante 3 viti bicorticali
Non esiste un comportamento corretto ed uno sbagliato. Ogni aspetta che ho accennato presenta dei pro e dei contro. Il chirurgo deve scegliere la propria tecnica in base alla sua esperienza e sicurezza.
L’importante è che ci siano buoni risultati
Per una trattazione più dettagliata si consiglia la visione del video.
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Argomenti: intervento maxillo facciale, chirurgia ortognatica, terza classe dentoschetrica, seconda classe dentoscheletrica, malocclusioni.
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