TG VENEZIA (martedì 20 marzo 2018) - Sembra ormai certo che la causa della morte del professore trovato nella sua abitazione veneziana, sia naturale. Mentre i carabinieri stanno cercando la sorella per ulteriori accertamenti.
Sembra ormai certo che il professor Lelio Baschetti, trovato cadavere nell’ appartamento di Dorsoduro, a Venezia, dove viveva, sia morto per cause naturali. A chiamare i soccorsi, domenica pomeriggio, un vicino di casa: la porta era stranamente aperta mentre lui in questi anni l’aveva sempre vista chiusa.Quando sono giunti sul posto, i carabinieri, hanno trovato uno scenario macabro: il cadavere era su una brandina, mummificato. Intorno, alimenti in stato di decomposizione esporcizia e degrado generale.Sarebbero state ritrovate bollette e altri documenti che attesterebbero gli ultimi segnali di vita dell'uomo all’estate 2011, quando avrebbe avuto 67 anni.
Chi vive e frequenta la zona, lo vedeva raramente.
Baschetti, in pensione era stato cancellato dall'anagrafe del Comune nel 2013 in quanto irreperibile. Nessuno l’ha mai cercato. Avrebbe una sorella, anziana. ([ Ссылка ])
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