Il “Diagramma dell’Orizzonte” e la nascita dell’Astronomia Araba.
Nel 886 d.C. un monaco di nome Teodosio, del monastero di Santa Caterina nel Sinai, concluse la realizzazione di un libro scritto in siriaco e destinato principalmente ai monaci del monastero stesso. Questo libro è ora contrassegnato dalla segnatura Vat.sir.623 ed è custodito nella Biblioteca Apostolica Vaticana.
Nel realizzare il suo volume, Teodosio utilizzò un gran numero di fogli di pergamena di seconda mano, ottenuti smembrando vecchi libri e cancellando il vecchio testo. Questi fogli "riciclati", detti "palinsesti", costituiscono oggi una autentica miniera di testi antichi che possono essere recuperati tramite tecniche di analisi immagini multispettrale, il testo "cancellato" è detto "scriptio inferior".
Vi parlerò del lavoro svolto su 48 pagine del manoscritto, dalle quali abbiamo recuperato, nella scriptio inferior, l'introduzione del "Piccolo commento alle Tavole manuali di Tolomeo" di Teone di Alessandria, scritta in arabo, e diverse pagine delle "Tavole manuali" di Tolomeo scritte in greco, tra le quali spicca però il "Diagramma dell'Orizzonte" che contiene anche testo arabo.
Le analisi condotte ci hanno permesso di datare il manoscritto originale tra il 750 e l'800 d.C.
Dunque, il palinsesto studiato costituisce non solo la copia più antica giunta a noi del "Diagramma dell'Orizzonte" e di parte delle "Tavole manuali", ma anche un prezioso testimone della nascita dell'Astronomia Araba.
In che contesto storico e scientifico fu realizzato il manoscritto originale? Quale era l'uso che si faceva del Diagramma dell'Orizzonte e delle tavole ad esso associate? E, infine, perché dopo solo un secolo il manoscritto fu smembrato e riciclato?
In questo incontro cercherò di rispondere a tutte queste domande.
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