La Basilica che custodisce le reliquie di S. Nicola si erge imponente nella Città Vecchia di Bari. Lo stile è il romanico, vale a dire che ha un aspetto massiccio e sobrio, caratteristico dell’architettura normanna. Tuttavia non va dimenticato che non si tratta di una chiesa costruita ex novo, ma di un tempio edificato sull’area della residenza del catepano (il governatore greco-bizantino dell’Italia Meridionale tra il 968 ed il 1071) e quindi con consistente riutilizzo di materiale del precedente edificio. Il 9 maggio 1087 giungevano a Bari le reliquie di S. Nicola da Mira (attuale Turchia). L’8 luglio l’abate benedettino Elia (+ 1105) demoliva gran parte del palazzo del catepano ed alcuni edifici ecclesiastici minori, avviando così la maestosa costruzione. A lui va attribuita dunque la struttura muraria, alquanto approssimativa (lato nord più lungo del sud di circa due metri), e lo stupendo arredo scultoreo (Cattedra dell’abate Elia, Portale dei Leoni e capitelli del ciborio), il tutto rifinito dal suo successore, l’abate Eustazio (+ 1123). Vicino alla custodia del Santissimo Sacramento si vede la bella lampada uniflamma (a forma di caravella) segno dell’unica fede cattolica ed ortodossa, alimentata da due tradizioni, quella orientale e quella occidentale. La cappella orientale è dedicata alla celebrazione della liturgia ortodossa, unico caso per una chiesa latina.
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