Firenze (askanews) - Dai primi numeri di Topolino a una lezione di Galileo sull'Inferno di Dante o, ancora, a una serie di scritti di Eugenio Montale ed Edoardo De Filippo fino a un disegno originale di Raffaello: i tesori delle biblioteche e degli archivi di Firenze sono i protagonisti della mostra "Una volta nella vita", ideata dal giornalista e studioso Marco Ferri e allestita alla Sala Bianca di Palazzo Pitti. Ce ne ha parlato Cristina Acidini, soprintendente del Polo museale fiorentino.
"Addirittura il pezzo più antico, prestato dalla Soprintendenza archeologica è un papiro - ha spiegato - perché anche la storia degli savi e degli studi di egittologia appartiene alla grande tradizione dell'Università di Firenze, dunque da questo remoto antenato del libro odierno si passa all'ultimo pezzo che è del 2009, una traduizione della "Commedia" di Dante Alighieri in vietnamita".
"Una volta nella vita" è soprattutto un'occasione per ammirare ben 133 pezzi pregiati tra manoscritti, libri e disegni, provenienti da 33 enti cittadini; tesori rigorosamente cartacei custoditi dai principali "scrigni" culturali di Firenze.
"Spesso - ha concluso Acidini - nel libro la componente della trasmissione delle informazioni si coniuga con la bellezza dei caratteri e delle isllustrazioni, la raffinatezza dell'imopaginato, alla bellezza di legature e coperte".
Una particolare sezione della mostra è dedicata all'alluvione del 1966 e alla bomba di via dei Georgofili: esposti tre documenti ancora "alluvionati" e non restaurati e un libro sventrato dall'attentato del 1993.
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