Il secondo ambiente visitabile del Museo Civico di San Gimignano è la cosiddetta Sala della Trinità: un saletta che si trova a metà delle rampe di scale che portano dal primo al secondo piano del museo. Si chiama così per un affresco che rappresenta la Trinità con ai lati immagini della vita terrena di Gesù realizzato da Pier Francesco Fiorentino.
In questa sala oltre all'affresco ci sono altre tre opere di Pier Francesco Fiorentino. Allievo di Benozzo Gozzoli, Pier Francesco, una volta diventato indipendente, trovò nella Valdelsa il suo territorio d'elezione. Vi era giunto in questo territorio da giovane al seguito del maestro per aiutarlo nella realizzazioni dei celebri affreschi che qui Gozzoli ci ha lasciato, e tra San Gimignano e Certaldo Pier Francesco lavorò per molti cicli di affreschi e pale d'altare. Quasi tutte le opere che vediamo in questa sala sono o datate o testimoniate nel 1497, anno della sua morte, e quindi rappresentano gli ultimi suoi lavori.
Un altro artista in questa sala ben rappresentato è Sebastiano Mainardi con tre opere. Mainardi, formatosi nella bottega del cognato Domenico Ghirlandaio, era natio di San Gimignano ed è probabile che sia entrato nella bottega del Ghirlandaio quando questi venne qui a realizzare la Cappella di Santa Fina nella collegiata. Quindi seguì il maestro negli altri cantieri a Firenze ed avrà avuto modo di frequentare la sua casa e innamorarsi della sua sorella e poi sposarla. Diventato indipendente ritornò nella sua San Gimignano dove vi lascerà tantissime opere.
Infine in questa sala c'è un opera di Neri di Bicci, pittore prolifico a capo di una bottega molto attiva che ha operato molto sia a Firenze che nel contado.
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