TG TREVISO (sabato 26 novembre 2016) - Così oggi finalmente dopo 73 anni Bruno Saretta, alpino del battaglione gemona è tornato a casa. Di lui è rimasta solo la piastrina militare recuperata da un altro alpino, Ferdinando Soivran che da anni si reca in Russia dove l’armir, le divisioni italiane mandate sul fronte del don, ha lasciato migliaia di morti.
E Bruno Saretta, classe 1914 è uno dei caduti, ucciso da un cecchino il 23 gennaio del 1943.
Il suo corpo con molti altri è stato seppellito sulla campagna russa la stessa che anni dopo e a guerra finita venne arata per la semina del grano. Furono i contadini russi a recuperare la piastrina che, dopo anni e generazioni ma anche con la fine dell’unione sovietica, è tornata a Castelfranco accolta nella sala del comune da un sindaco emozionato.
Una storia e un monito proprio mentre si ricordano i caduti della grande guerra e tutti gli alpini con la prossima adunata nazionale del Piave.
Una storia che non deve finire quindi e che continuerà con le nuove generazioni. ([ Ссылка ])
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