[ Ссылка ] - Milano - Infermieri, eroi dimenticati sotto al Pirellone
Presidio degli infermieri del sindacato Nursind sotto il Pirellone nel giorno dello sciopero nazionale della sanità. Una cinquantina i lavoratori e le lavoratrici che da Milano gridano il loro "basta". Lamentano soprattutto l'assenza di vicinanza delle istituzioni e condizioni di lavoro "inaccettabili" tra "spostamenti continui e improvvisi di reparto, ferie bloccate, nessun affiancamento per i neoassunti, montagne di ore di straordinario non pagato, nessuna quarantena per i contatti stretti, sempre sotto-organico, richiamati continuamente in servizio, i più colpiti dalla pandemia, i primi per i quali è stato deciso l'obbligo della vaccinazione per lavorare". Eppure, nonostante le responsabilità e il grado di esposizione alla fatica e al rischio, gli stipendi sono "tra i più bassi d'Europa". Perciò, come spiega alla 'Dire' il dirigente sindacale Nursind Monza e Brianza Emanuele Lo Monaco, il comparto chiede che "siano riconosciute le competenze" e che la professione "sia valorizzata" anche attraverso un adeguamento salariale. Non solo: per il sindacato bisogna supplire alle carenze di personale "aprendo i corsi di laurea in scienze infermieristiche" per assumere di più. Questo anche perché "sono passati due anni dall'inizio della pandemia e la nostra situazione è persino peggiorata", rincara Lo Monaco. Infatti, sebbene "il 10 giugno 2020 eravamo qui a manifestare", nulla da allora è cambiato. Questi lavoratori si sentono ancora "inascoltati", ieri come oggi, e con gli stessi problemi. Eppure c'era un momento in cui questi uomini e queste donne venivano definiti eroi: "Lo siamo solo finchè il bisogno non passa, poi non siamo più nessuno", osserva Lo Monaco. Presenti al presidio anche la consigliera regionale del Pd Carmela Rozza, infermiera di professione, e i colleghi del M5S Gregorio Mammì e Massimo De Rosa. "La retorica di Regione Lombardia- attacca Mammì- ha celebrato gli infermieri come degli eroi, durante una pandemia mondiale che la nostra regione è stata in grado di attraversare proprio grazie al sacrificio di infermieri, medici e operatori sanitari. Ora non permetteremo che la giunta Fontana-Moratti si dimentichi di loro". (28.01.22)
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