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I mercati azionari, soprattutto quelli USA, potrebbero davvero collassare nei prossimi anni? Secondo gli analisti è difficile ma secondo lo scenario più probabile smetteranno di crescere. Con risultati ogni anno che, stando alle previsioni, saranno appena in linea con l'inflazione.
Il valore dei mercati azionari USA negli ultimi 10 anni è cresciuto molto più di quanto hanno fatto gli incassi netti, gli utili, delle aziende. Per questo secondo diversi indicatori, tra cui il P/E Ratio ed il Buffett Indicator risultano molto sopravvalutati.
Livelli paragonabili l'ultima volta si erano visti solo prima del crollo seguito allo scoppio della bolla delle dot com. Oggi, però, la situazione è diversa. Più complessa.
Da una parte il fatto che molti grandi investitori a fine 2024 abbiano venduto azioni come mai prima nella loro carriera può preoccupare. In realtà, però, non si aspettano tanto un probabile crollo vero e proprio ma, appunto, un forte rallentamento. Per le azioni USA, infatti, gli analisti si aspettano una crescita media annua circa del 3% nei prossimi 10 anni. Un risultato nominale che potrebbe anche essere di fatto azzerato dall'inflazione.
Di contro, però, ci sono i tassi di interesse alti sulle obbligazioni, i titoli di prestito. Con tassi superiori al 4% e che non ci si aspetta potranno essere abbassati a breve per non causare un'inflazione eccessiva. Un'eccessiva svalutazione del dollaro.
Per questo i grandi investitori pensano che le obbligazioni nei prossimi anni renderanno in media più della azioni.
Le previsioni più probabili degli analisti, però, potrebbero essere migliorate o peggiorate da alcuni fattori.
Da una parte, i mercati azionari USA potrebbero andare peggio delle previsioni per gli effetti collaterali dei dazi promessi da Trump. Questi dazi saranno un vantaggio per le aziende americane nell'immediato. Alla lunga, però, da una parte potrebbero esserci i controdazi di altri Paesi, dall'altra c'è il rischio che i dazi facciano aumentare i costi anche per le aziende USA, che comprano componenti e servizi dall'estero.
I mercati azionari USA, invece, potrebbero andare meglio delle previsioni per via dei piccoli investitori. Da dopo il 2019, infatti, c'è stato un fortissimo aumento degli investitori detti retail che influenzano il mercato come mai prima. Questi investitori hanno spinto in modo particolare il prezzo delle azioni aumentandone la domanda.
Nei prossimi anni ci si aspetta un calo ma se, invece, le operazioni dei piccoli investitori resteranno così consistenti potrebbe significare che c'è stato un cambio di paradigma. Cioé che gli indicatori classici per cui i mercati risultano sopravvalutati sono da leggere in modo diverso, considerando che l'aumento della domanda potrebbe restare a lungo termine, passando dall'essere un'anomalia a una nuova normalità.
INDICE:
00:00 Intro
00:40 Mercati da record
05:48 Perché i grandi vendono le azioni
10:30 Di cosa dobbiamo preoccuparci
17:13 In cosa si può sperare
FONTI:
Carry.com
Cboe
CNBC
Currentmarketvaluation.com
FINRA
Forbes
Fortune
Goldman Sachs
Investing.com
Investopedia
Yahoo Finance
Macrotrends
Morningstar
Nasdaq
NYSE
S&P Global
Sifma
Statista
Tradingeconomics.com
VettaFi
Visual Capitalist
Autore: Cosimo Volpe
Revisione Testo: Andrea Costantini
Montaggio e animazioni: Dario Bozzi
Coordinamento: Edoardo Scirè
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