(Agenzia Vista) Milano, 28 agosto 2018
Salvini e Orban, la stretta di mano fra i due al termine dell'incontro a Milano
Calorosa stretta di mano fra il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, e il Primo ministro dell'Ungheria, Viktor Orbán, al termine del loro incontro in Prefettura a Milano. "Confido sia il primo di una lunga serie di incontri per cambiare i destini dell'Europa, siamo a una svolta storica" ha detto il vicepresidente del Consiglio nella conferenza stampa congiunta. "Stiamo lavorando per un'alleanza che escluda le sinistre e riporti al centro le identità che i nostri governi rappresentano, ognuno con la sua storia. Possiamo unire energie diverse con un obiettivo comune".
Al centro del vertice il tema dell'immigrazione: "Grazie al nostro operato di navi di ong operative nel Mediterraneo non ci sono più, e se non cambieranno le regole di alcune missioni internazionali e navali, ne faremo anche a meno, visto che incredibilmente qualcuno prima di noi firmò un accordo per far arrivare tutti i migranti italiani. Ci sarebbe da chiedere conto ai ministri precedenti per le concessioni migratorie, non solo per quelle autostradali" ha affermato il ministro Salvini annunciando che "siamo vicini ad un accordo con la Germania per i cosiddetti migranti secondari, è a portata di mano, ma a patto che sia a costo zero". Non è mancato il riferimento al presidente della Francia, Emmanuel Macron, "ovviamente cambiare i trattati Ue, non solo sull'immigrazione è impegno del governo. Chiediamo collaborazione anche a Macron, che passa il suo tempo a dare lezioni a governi stranieri, dia l'esempio aprendo Ventimiglia".
Il premier ungherese appoggia la posizione del ministro con queste parole: "Gli immigrati clandestini arrivati in Italia non dovrebbero essere ricollocati, e nemmeno spartiti o divisi tra di noi, ma dovrebbero essere rimandati a casa loro" e ha aggiunto "Macron in Europa e' a capo dei partiti che appoggiano l'immigrazione, dall'altra parte ci siamo noi, che invece vogliamo fermare l'immigrazione illegale" e ha aggiunto: "L'Ungheria ha dimostrato che l'immigrazione può esser fermata, tutti dicevano fosse impossibile, sia sul piano giuridico sia su quello fisico. Abbiamo dimostrato che è possibile su entrambi i piani. La nostra politica è portare aiuto dove ci sono guai, non portare a noi i guai"
Il leader di Fidesz ha poi affermato "A nome dei cittadini ungheresi ho ringraziato Salvini. Noi ungheresi siamo tipi leali, che non dimenticano. Ricordo che quando fummo attaccati nell'UE, lui intervenne e prese le nostre difese e questo ha fondato la nostra amicizia. Salvini gode di rispetto rilevante in Ungheria, credo vincerebbe se si candidasse la', ma per ora, grazie a Dio, non si candida".
"Quella con Orbán è stato un incontro positivo e costruttivo, una discussione su tanti temi, non solo sull'immigrazione. Sono fiero e orgoglioso di rappresentare un punto fermo per l'Italia e per l'intero continente europeo" ha detto il ministro Salvini.
Nelle stesse ore del vertice ha preso vita la protesta 'Europa senza muri' in piazza San Babila, a pochi centinaia di metri dalla Prefettura, per dire no alle politiche di Salvini e Orbán. Alla manifestazione, organizzata dal leader di Possibile Giuseppe Civati, hanno partecipato Pd, Liberi e Uguali, l'Anpi e i sindacati a partire dalla Cgil.
"Mi stupisce una sinistra che esiste solo per contestare gli altri e che non voleva che Milano ospitasse un leader di un Paese come l'Ungheria che è una potenza europea, come se fosse la sinistra che deve decidere chi ha il diritto e chi non ha il diritto di parlare. E poi si stupiscono che nessuno li vota più" ha commentato il ministro Salvini.
Damiana Emma
Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev
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