I tumori che si sviluppano nella cavità nasale e nei seni paranasali sono rari e rappresentano meno dell'1 per cento di tutti i tumori e circa il 3-5 per cento dei tumori delle vie aero-digestive superiori.
Questi tumori colpiscono soprattutto gli adulti dopo una certa età (in quattro casi su cinque sopra i 55 anni) e gli uomini hanno una probabilità lievemente maggiore di ammalarsi rispetto alle donne. Le forme tumorali più diffuse sono quelle che colpiscono la cavità nasale e i seni mascellari; i tumori dei seni etmoidali sono meno comuni; quelli dei seni frontali e sfenoidali sono invece molto rari.
Tra i fattori di rischio, l'inalazione di alcune polveri, come quelle derivanti dalla lavorazione del legno, della pelle, dei tessuti, della farina, oppure le polveri di nichel e cromo e altre ancora. Per le persone impiegate in questi settori, il rischio di sviluppare una di queste neoplasie aumenta se non vi è un'adeguata protezione delle vie aeree.
Anche il fumo di sigaretta contribuisce all'insorgenza di questi tumori.
Tra i fattori di rischio meno certi, ma comunque guardati con sospetto, ci sono colle, formaldeide e solventi organici.
Anche alcuni tipi di Papilloma virus sembrano legati a un maggior rischio di tumore della cavità nasale e dei seni paranasali, così come la radioterapia utilizzata per il trattamento del retinoblastoma, un tumore ereditario dell'occhio che colpisce in genere i bambini.
Nella cavità nasale e nei seni paranasali sono presenti diversi tipi di cellule, ciascuna delle quali può dare origine a un tumore. Questi tumori si dividono in:
carcinoma a cellule squamose, deriva dalle cellule epiteliali squamose e rappresenta oltre la metà dei tumori di cavità nasale e seni paranasali;
carcinoma indifferenziato e neuroendocrino a piccole cellule, una forma rara e aggressiva può originare da cellule che hanno le caratteristiche tipiche sia delle cellule endocrine (che producono gli ormoni) sia di quelle nervose;
adenocarcinoma e carcinomi delle ghiandole salivari minori, ovvero le cellule che tappezzano le mucose respiratorie;
estesioneuroblastoma o neuroblastoma olfattivo, prende origine dalle cellule del nervo olfattivo.
Oltre a questi tumori, nella stessa zona anatomica si possono sviluppare anche linfomi, sarcomi, melanomi, carcinomi indifferenziati (per i quali non è possibile stabilire con certezza il tipo di cellula di origine) o forme benigne come polipi nasali o papillomi.
I tumori di cavità nasale e seni paranasali in genere non danno sintomi specifici, tali da consentire una diagnosi precoce; di conseguenza, a volte vengono scoperti nel corso di esami medici effettuati per altri motivi, oppure quando sono diventati abbastanza grandi da bloccare le aree in cui si sviluppano.
Esistono, però, alcuni sintomi e segni che possono rappresentare un campanello d'allarme: una congestione nasale che non migliora, l’ostruzione di una narice, la persistente perdita di sangue, muco o pus dal naso, un dolore a carico della regione attorno all'occhio, l’anomala sporgenza di un bulbo oculare, la diminuzione dell'olfatto, una lacrimazione continua, il cambiamento nella visione, una cefalea mai accusata prima, la formazione di masse nel naso o nel palato, la difficoltà ad aprire la bocca, un dolore o una sensazione di compressione a una delle orecchie, l’ingrossamento dei linfonodi del collo, disturbi inspiegati ai denti o in altre parti del viso.
Si tratta di sintomi presenti in molte malattie non tumorali e per questo è importante, quando li si accusa, non giungere a conclusioni affrettate, ma rivolgersi al proprio medico.
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