Roma (askanews) - "I consiglieri comunali devono stare ai nostri ordini. Perché io devo stare agli ordini tuoi? Ti pago". È il dialogo fra Salvatore Buzzi e Massimo Carminati, intercettato dai carabinieri del Ros di Roma all'interno dell'inchiesta "Mondo di mezzo", che avuto ulteriori sviluppi con una nuova ondata di arresti. L'indagine ha svelato un giro di mazzette e favori, in cambio di appalti e finanziamenti pubblici al sodalizio mafioso di Massimo Carminati.
Secondo gli inquirenti gli accertamenti hanno confermato l'esistenza di una struttura mafiosa a Roma che faceva da cerniera tra ambiti criminali ed esponenti degli ambienti politici, amministrativi ed imprenditoriali locali. Un sistema corruttivo finalizzato a favorire un cartello d'imprese, non solo riconducibili al sodalizio, interessato alla gestione dei centri di accoglienza e ai consistenti finanziamenti pubblici connessi ai flussi migratori.
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